Il Lecce non “pizzica” e il Foggia cala il poker
Il Foggia risorge, schianta il Lecce con un poker che non dà attenuante alcuna ai salentini e mostra, finalmente, di essere tornato su livelli di gioco spumeggiante. Mister Roberto De Zerbi se la gode e scaccia, grazie alla prestazione gagliarda della sua squadra, le nubi che si erano addensate sulla sua panchina dopo un inizio di campionato non certo esaltante.
Partita ricca di emozioni, oltre che di gol. Finalmente gli spettatori accorsi allo Zaccheria, presentatosi con un nuovo e bellissimo look, si sono goduti un vero e proprio spettacolo. Inizia subito il Foggia all’undicesimo con una punizione di Coletti dalla sinistra che si spegne di poco sopra la traversa. Al 14° Iemmello, ben servito dall’ottimo Sarno, mette fuori una palla invitante, praticamente un calcio di rigore in movimento. Il Lecce si fa vivo al 22° con Diop che calcia a colpo sicuro davanti a Narciso che salva capra e cavoli mettendoci la mano aperta. Al 28° l’arbitro non concede un calcio di rigore nettissimo ai satanelli per via di un vistoso fallo di mano commesso in area da un calciatore giallorosso. Al 30° miracolo di Narciso che, con un tuffo plastico sulla linea di porta, blocca un pallone proveniente da calcio d’angolo ben colpito di testa da Diop. Al 36° passano i rossoneri. Calcio di punizione di Sarno, quasi dalla stessa posizione di dicembre dello scorso anno in Foggia-Lecce 2-0, e palla che si infila alle spalle di Perucchini, spiazzato da una deviazione della propria barriera.
Nella ripresa è un monologo rossonero. Al terzo minuto le cose si mettono in discesa per i dauni. Espulso Freddi per doppia ammonizione. Gigliotti calcia perfettamente la punizione che ne scaturisce dal lato destro del vertice dell’area di rigore e trafigge imparabilmente il numero uno salentino. Al 18° ci prova Iemmello dalla distanza ma il tiro è troppo centrale e poco forte, Perucchini controlla agevolmente. Un minuto dopo ci prova il Lecce con Lepore, autore di un bel tiro al volo dal lato destro dell’area di rigore su cross proveniente da sinistra, ma trova Narciso pronto ad opporsi. Al 22° capitan Agnelli cala il tris infilando Perucchini in corsa su assist “no look” di Sarno dal vertice dell’area. Al 26° è il Lecce a reclamare per un fallo da rigore, netto, non concesso dall’arbitro. La contesa si chiude al 35° con Floriano che sfrutta al meglio un passaggio filtrante di Sarno e buca Perucchini con un diagonale di non facile realizzazione. Quattro a zero e accademia finale con il Foggia che non disdegna di provare a realizzare la cinquina senza però troppo infierire sugli avversari di mister Asta che, dopo questo derby disastroso, non sembra ben saldo sulla propria panchina.
FOGGIA (4-3-3) – Narciso, Angelo (85° Bencivenga), Loiacono, Gigliotti, Di Chiara; Agnelli, Gerbo, Coletti (81° Riverola); Sarno, Iemmello, Sainz-Maza (55° Floriano). In panchina: Micale, De Giosa, D’Allocco, Lodesani, Bollino, Viola, Agostinone, Sicurella. Allenatore: Roberto De Zerbi
LECCE (4-2-3-1) – Perucchini, Beduschi, Freddi, Camisa, Liviero; De Feudis, Suciu; Lepore, Surraco (52° Papini), Doumbia (81° Vecsei), Diop (56° Curiale). In panchina: Bleve, Salvi, Legittimo, Gigli, Cicerello, Lo Bue, Cosenza, Pessina, Carrozza. Allenatore: Antonino Asta
RETI – 36° Sarno (Fg); 49° Gigliotti (Fg); 67° Agnelli (Fg); 80° Floriano (Fg)
NOTE – Arbitro Marco Mainardi di Bergamo. Angoli 5-4 per il Foggia. Ammoniti: Coletti (Fg); Freddi, De Feudis, Surraco e Papini (Le). Espulso Freddi (Le). Recupero: 2 minuti nel primo tempo, 3 minuti nel secondo tempo.