Juve Stabia: L’arma in più delle vespe è la difesa
Con Zavettieri alla guida, le vespe in 10 gare hanno subito appena 10 reti, la metà delle quali nella sciagurata gara contro l’Ischia.
Il bilancio delle prime sedici partite di campionato per le vespe non può certo definirsi memorabile. Il gioco latita, gli attaccanti segnano col contagocce, il Menti è stregato e la classifica non induce a dormire sonni tranquilli in ragione del valore degli avversari, Catania e Matera su tutti, che si stanno già attrezzando per risalire la china dal fondo della graduatoria. I numeri raccontano, tuttavia, che esistono almeno due motivi per essere fiduciosi. La serie positiva che dura ormai da dieci partite, in primis, non è un aspetto da sottovalutare, anche se ha portato in dote soltanto 16 punti in virtù dei sette pareggi accompagnati da qualche recriminazione per la gestione dei match soprattutto tra le mura amiche. La difesa, inoltre, sta diventando sempre più un bunker. Nelle prime quattro gare i gialloblù sotto la guida di Ciullo hanno incassato gol a raffica, ben 9 in 4 gare, con una media di oltre 2 reti subite a partita.
L’avvento di Zavettieri sulla panchina delle vespe ha invertito in maniera netta questa tendenza, consentendo alla Juve Stabia di tenere la porta inviolata in tre occasioni con 10 gol subiti in 10 gare (1 gol di media a partita). La statistica, però, è falsata dallo sciagurato match contro l’Ischia, in cui i gialloblù si sono fatti perforare ben cinque volte, una cifra corrispondente al totale delle reti incassate nelle altre nove partite della gestione Zavettieri, per le quali la media è di poco più di un gol subito ogni due partite. Resta la sensazione che a gennaio occorra apportare qualche correttivo in organico per dotare la squadra di un gioco più fluido e per accrescerne il potenziale offensivo, ma il punto fermo da cui ripartire è senza dubbio la difesa, dalle cui sorti dipenderà il destino delle vespe, chiamate anche a svoltare finalmente al Menti, finora povero di soddisfazioni per i colori gialloblù.
Fonte: www.stabiachannel.it