Nel big-match dello “Zaccheria” il Foggia rulla per 75′ minuti il Benevento. A sbloccare il match è una prodezza di Sarno su calcio di punizione, ma la reazione dei giallorossi è rabbiosa. Il pareggio nel finale lo firma Mazzeo dal dischetto e negli ultimissimi minuti la squadra di Auteri sfiora addirittura il colpaccio. Dal canto suo, il Foggia ha da recriminare un errore dal dischetto ed il pareggio gli sta un po’ stretto, ma il carattere della squadra di Auteri ha permesso di sopperire anche ad una giornata no sotto il profilo del gioco.
Questi i Top & Flop di Foggia-Benevento:
TOP:
Sarno (Foggia): i rossoneri sono padroni del gioco ma non riescono a sbloccare il match. A spezzare l’equilibrio è un’autentica perla del fantasista napoletano che su calcio di punizione dai 30 metri toglie le ragnatele al sette. De Zerbi lo schiera al centro del tridente e lui ripara con giocate di alta classe e tante giocate in profondità per i colleghi sulle fasce. CECCHINO
Gori (Benevento): sono davvero in pochi i giallorossi a salvarsi nella trasferta di Foggia. I padroni di casa rullano la squadra di Auteri che Gori prova a salvare. Para un rigore e si ripete dopo pochi secondi con un gran riflesso su Gigliotti. Nulla può sulla magistrale punizione di Sarno, ma tiene i suoi a galla con un terzo grande intervento, stavolta in uscita su Iemmello. Mette in campo tre specialità della casa e c’è molto di suo in questo pareggio. INSUPERABILE… QUASI
FLOP:
Gerbo (Foggia): complessivamente la sua prova è sufficiente. Gli standard dei tre centrocampisti rossoneri sono altissimi ed hanno il pieno controllo del campo. A macchiare la sua prova, però, c’è l’intervento nel finale su Ciciretti che costa il rigore del pareggio. Probabilmente, senza un episodio il Benevento non avrebbe trovato il pareggio, servito così su un piatto d’argento. AVVENTATO
Cissè (Benevento): Auteri gli concede una chance importante ma la punta non risponde nei migliori dei modi. Il tecnico gli chiede movimento e sacrificio, ma l’ex Casertana è sempre fuori dal gioco ed appare molto nervoso. Il tecnico lo richiama più volte, ma il giocatore sembra essere addirittura stizzito e rischia di trascinare con il suo nervosismo anche i compagni. Ci prova con qualche azione di sfondamento solitaria che, però, non porta a nulla. NERVOSO
Fonte: www.tuttolegapro.com