Una squadra che gioca in questo modo, che annienta un avversario che aveva un disperato bisogno di punti, che fa del suo collettivo un’arma in più che oscura quasi del tutto le notevoli prestazioni dei singoli, allora vuol dire che la crisi, se crisi è stata, è ampiamente superata e a pieni voti.
Quando giochi bene e vinci in modo convincente, aumenti considerevolmente la tua autostima, l’unica medicina che può farti superare ogni ostacolo in scioltezza.
Possiamo anche affermare che i due scontri diretti con Casertana e Cosenza forse arrivano nel momento giusto, nel momento migliore dei rossoneri e forse potrebbero diventare determinanti in queste ultime cinque giornate di campionato.
Contro un Catania arroccato dietro la linea della palla, dove trovare spazi era praticamente impossibile, solo aumentando il ritmo del gioco si poteva scardinare la cerniera rossoblù; dopo il gol di Floriano gli etnei per forza di cose dovevano aprirsi e a quel punto il Foggia ha avuto innumerevoli possibilità di arrotondare il risultato e di chiudere definitivamente la pratica.
Quando la squadra gioca così esiste un merito che va sicuramente attribuito al gruppo, ma oggi un plauso speciale lo merita il capitano che, dopo aver sudato la maglia dettando i ritmi alla squadra, lottando su ogni palla, presidiando qualsiasi parte del campo, ha saputo cacciare dal cilindro un gol da cineteca che rischia di diventare il più bello dei 50 sinora realizzati dai rossoneri.
Ecco perchè questa squadra, in questo momento, non può e non deve temere nessuno.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it