Fuori Bassano, c’è il Foggia: il Lecce visto ultimamente potrebbe non bastare
Facciamo una premessa, non vogliamo essere populisti e scrivere solo ciò che piace a chi legge, ma esprimere il nostro pensiero senza fronzoli perché il momento è delicato ed è giusto che ognuno degli interpreti capisca che per vincere non solo occorre dare tutto, perché potrebbe non bastare, occorre anche farlo con organizzazione.
Il Lecce approda alle semifinali, dove incontrerà il Foggia, dopo aver battuto il Bassano in casa con il risultato di 3-0.
I giallorossi sono un gruppo che faticosamente sta cercando di ritrovarsi per poter tornare ad offrire lo smalto dei tempi migliori che è stato garanzia di successi e serie positive.
In quest’annata abbiamo ammirato due Lecce distinti: il primo, quello targato Asta, che non aveva ancora trovato la quadratura del cerchio e si esponeva a figuracce; poi è arrivato il Lecce di Braglia, quello dei risultati consecutivi, che ha sfiorato la vetta della classifica prima di ricadere nelle amnesie del primo periodo.
Adesso che Lecce è?
Il risultato delle ultime due partite, quelle contro la Lupa Castelli e quest’ultimo contro il Bassano, dice che il Lecce è tornato ma, ai più attenti osservatori, e sono in tanti, non è sfuggito che le due ultime prestazioni così roboanti dal punto di vista numerico, non sono state poi così probanti.
La Lupa Castelli è una formazione che farebbe fatica anche in Serie D, retrocessa da mesi; il Bassano è invece una signora squadra che però ha affrontato il Lecce, al “Via del Mare”, con un uomo in meno e sotto di un gol già dopo i primi dieci minuti. Insomma due partite che sono certamente servite ai ragazzi guidati da Braglia a ritrovare fiducia che però da sola non può bastare per sperare di battere il Foggia. Per farlo ci vorrà ben altro.
Ad esempio ritrovare il Lecce che ha schiantato proprio i dauni nella gara disputata in casa, oppure quello vincitore a Cosenza, insomma per arrivare in finale ci vorrà il miglior Lecce, quello compatto, cinico, organizzato, esperto e che lotta con i denti arrivando sempre per primo sulla palla.
Bene, non è il Lecce che si è espresso ieri nella gara vinta contro il Bassano.
Nei primi 45 minuti abbiamo visto una squadra contratta, timorosa, lunga, incapace di svolgere una fase offensiva appropriata, nonostante il vantaggio e la superiorità numerica . Poi, nella ripresa, complice il calo atletico e psicologico degli avversari, ammazzati dalla seconda strepitosa rete siglata da un altrettanto strepitoso Salvi, il Lecce ha dilagato e finalmente si è espresso in scioltezza.
Archiviato il Bassano, siamo convinti che i pensieri di tutto l’ambiente giallorosso siano rivolti alla doppia sfida, un derby, tra Lecce e Foggia, con la prima gara che si disputerà al “Via del Mare” e la seconda allo “Zaccheria”. Ieri sera abbiamo visto, da spettatori interessati, proprio Foggia-Alessandria: ebbene, il Lecce visto ieri avrà molte difficoltà per riuscire ad avere la meglio sugli uomini di De Zerbi. I giallorossi, troppo spesso lunghi e disarticolati che si sono espressi contro il Bassano potrebbero soccombere contro un Foggia che non solo ha una sua identità e logica calcistica ma dispone di elementi, come il Lecce sicuramente, che possono fare la differenza.
Il Lecce non può affidarsi soltanto allo spunto dei singoli, deve provare a giocare e nello stesso tempo impedire al Foggia di esprimersi.
Per riuscire nell’impresa serve il Lecce dei tempi migliori, riuscirà Braglia a ritrovarlo?
Fonte: www.pianetalecce.it