E’ trascorsa senza grossi grattacapi la lunghissima settimana che ha portato al match di ritorno dei playoff di Lega Pro. I giallorossi all’andata hanno perso in casa per 2-3, il ritorno appare proibitivo in casa Lecce ma Braglia ha voluto nascondere tutte le carte a sua disposizione per non dare punti di riferimento a De Zerbi.
Per cominciare, la squadra salentina non ha comunicato i convocati, poi in settimana bocche cucine fino alla mancata conferenza stampa di ieri da parte dello stesso tecnico toscano. In piazza Mazzini c’è tensione, ma di certo questa non manca anche in casa Foggia dove Roberto De Zerbi ha predicato calma per una settimana intera.
Alla fine i rossoneri puntano su un 3-4-3 speculare ai salentini con Narciso tra i pali, Di Chiara, Loiacono e Coletti centrali; sulla mediana riproposto il trio Riverola, Agnelli, Vacca e Gerbo a supporto delle punte Sarno, Iemmello e Chiricò.
Braglia risponde con un 4-4-2 offensivo. Perucchini tra i pali, Lepore, Cosenza, Abruzzese e Legittimo in difesa; Doumbia e Surraco sulle fasce con Papini e Salvi a far legna sulla mediana, resta in panchina l’atteso De Feudis; in attacco Caturano fa compagnìa a Moscardelli.
Dopo appena 50 secondi di gioco si accendono subito gli animi tra Vacca e Doumbia, entrambi protagonisti di uno scontro di gioco; per i due solo un richiamo dal direttore di gara.
Al minuto 6.30 intervento duro di Surraco e Abruzzese su Sarno, l’arbitro fischia un calcio di punizione in favore del Foggia; Sarno sul punto di battuta ma la palla si spegne sul fondo.
Al minuto 9.00 fallo di Stefano Salvi su Riverola, questa volta il calcio di punizione è dall’estrema destra di Perucchini all’altezza dell’inizio dell’area di rigore; Moscardelli manda in angolo un tiro tagliato di Sarno. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Perucchini anticipa tutti e manda ancora in angolo.
Le due squadre si studiano e si affrontano con una certa personalità. I giallorossi sono molto propositivi ma sbagliano diversi appoggi facilitando le ripartenze di Agnelli e soci.
Al quarto d’ora ammonito Papini per un intervento scomposto ai danni di Sarno.
Al minuto 18.00 grandissima occasione per Gianluca Di Chiara mandato a tu per tu con Perucchini da Riverola ma è strepitosa la parata dell’estremo giallorosso.
Al minuto 24.00 pericolo ancora per la porta del Lecce: il sinistro a girare di Vincenzo Sarno esce di poco rispetto al palo lungo.
Un minuto più tardi Davide Moscardelli si propone da attaccante dopo aver sventato 4-5 occasioni rossonere nella propria trequarti ed ottiene un calcio di punizione dai 25 metri; sulla sfera va proprio l’ex Bologna ma la palla finisce sul fondo.
Braglia dice ai suoi uomini di passare al 4-2-3-1 con Surraco dietro Moscardelli nel tentativo di insistere lungo le vie centrali.
Al 34esimo primo rischio per Narciso. Il Lecce si fa pericoloso per la prima volta con Doumbia che si ritrova sul sinistro il tiro dell’1-0 ma che spreca mandando alto sopra la traversa.
Due minuti più tardi Caturano guadagna un calcio di punizione sulla trequarti; sul pallone ancora Moscardelli che stavolta viene deviato in angolo dalla barriera.
A cinque minuti dalla fine il Foggia insiste con Chiricò lungo la corsia di sinistra dove a guardia c’è sempre un ottimo Lepore con le chiusure altrettanto valide di Papini e Doumbia.
Al 43esimo minuto di gioco Chiricò entra in area e simula un contatto da rigore. Si infiammano gli animi con Perucchini che va a prendere a petto duro il giocatore brindisino; per l’attaccante del Foggia è giallo.
Si va al riposo sullo 0-0 dopo appena 30 secondi di recupero concessi dal direttore di gara.
La gara riprende senza cambi per entrambi gli allenatori.
Pronti-via, Moscardelli ha subito il pallone dell’1-0 tra i piedi ma purtroppo non riesce a concretizzare.
Al minuto 4 Riverola porta in vantaggio i suoi con un destro che parte da centrocampo e si insacca alle spalle di Perucchini.
Al minuto 5 Narciso si fa male per sventare una ghiotta occasione per i giallorossi: Surraco dribbla un paio di difensore e mette Moscardelli solo davanti al portiere che nell’occasione si fa male ma prosegue.
Ancora Moscardelli, al minuto 8, cerca il palo lungo con la testa ma manda fuori.
Ancora il centravanti romano che ruba palla a centrocampo e vede fuori Narciso, prova il pallonetto che il portiere rossonero riesce a mandare in angolo.
Al 16esimo minuto arriva il giallo a Moscardelli per simulazione in area di rigore, la punta giallorossa si ribella platealmente alla decisione del direttore di gara.
Pochi secondi più tardi, ribaltone del Foggia che si porta dalle parti di Perucchini: Chiricò crossa per Sarno che anticipa Legittimo e col sinistro batte Perucchini sul primo palo. Scoppia la rabbia della panchina giallorossa e nel parapiglia Braglia si fa espellere.
Al 27esimo Surraco lascia il posto a De Feudis.
Al minuto 28 azione farraginosa del Lecce: scambio Papini-Doumbia con quest’ultimo che tira e prende la traversa, sul rimbalzo si trova Sasà Caturano che non sbaglia ed è 1-2.
Al 31esimo clamoroso errore di Iemmello che da posizione defilata manca il tap-in per il terzo gol rossonero.
Al minuto 33 Carrozza prende il posto di Stefano Salvi.
Due minuti più tardi Iemmello supera Legittimo e Cosenza e si ritrova davanti a Perucchini che blocca la sua iniziativa.
Al 38esimo Sowe sostituisce Doumbia.
Sono cinque i minuti di recupero concessi al Lecce per recuperare ma i giallorossi non vanno oltre qualche azione offensiva dettata dal caso.
Finisce qui la stagione del Lecce, con una prestazione arrembante e penosa allo stesso tempo. Braglia espulso libera virtualmente la panchina per il suo successore.
Il Foggia ha strameritato la finale contro il Pisa e per l’altissima qualità di gioco espressa con gli ‘scarti’ del Lecce (Chiricò, Agnelli, Angelo) avrebbe certamente meritato di vincere il campionato da prima della classe.
Fonte: www.pianetalecce.it