Ci si gioca tutto in una partita, una stramaledettissima partita che in un paio di ore può stravolgere il futuro di una intera comunità. Chi pensa che si tratti solo di uno sport, di un’inutile corsa dietro ad un pallone deve necessariamente ricredersi per quello che è successo in questi giorni, per quello che ha mosso non solo gli inguaribili nostalgici legati ad un passato glorioso troppo lontano, ma che ha coinvolto i ventenni, coloro che vogliono scrivere le prossime pagine di questo libro infinito.
Perché ha ragione Antonio Di Donna quando dice che ai giovani non puoi sempre e solo raccontare di quello che è stato, non puoi sempre riavvolgere quel nastro che risulta essere sempre e tristemente più lungo, devi pensare che ora possa toccare finalmente a loro.
La mia generazione ha avuto al fortuna di stare seduta al fianco dei propri padri, ammirando le gesta dei grandi campioni della serie A e la nostra passione è stata poi una piacevole conseguenza.
La tenacia e la voglia di ribaltare la storia, oggi passano attraverso l’incitamento dei più giovani, di coloro che hanno trepidato spesso d’estate per veder iscritta la propria sqaudra, che hanno celermente imparato a parlare di fidejussioni e di cordate; questi giovani sono coloro che, pur non trovando il biglietto della gara, pur lamentandosi per le file di notte, hanno sempre comunque concluso il loro post su facebook scrivendo comunque “Forza Foggia!”: è per loro che domenica non si potrà pensare ad un risultato diverso da quello sperato; é per loro che i 20.000 dello Zaccheria dovranno sudare più di quelli che si stancheranno in campo; forse quel risultato condizionerà le loro scelte in futuro, quel risultato potrà dare una linfa nuova alla città intera.
Di fatto un miracolo questa partita l’ha già fatto: ci ha fatto stringere tutti insieme in uno slancio passionale guidato da un forte senso di appartenenza, che non si può e non si deve ricondurre unicamente ad una partita di calcio; intorno ad esso una città ha dimostrato di esserci e di voler difendere la propria identità, quella che ci fa essere veramente foggiani!
Forza Foggia!
Alberto Mangano – www.maganofoggia.it