Il Foggia piega di misura una Fidelis Andria apparsa più intenzionata a darle (le botte) che a far gioco. Meno “tiki-taka” più profondità. Questo, in sostanza, il cambiamento portato da Giovanni Stroppa che mischia anche un po’ le carte mandando Martinelli in panchina per far giocare Coletti titolare centrale di difesa (tra i migliori in campo, ndr). Il Foggia, però, dopo un avvio incoraggiante, si perde per strada e l’Andria riesce comunque a rendersi pericolosa. La prima frazione di gioco si chiude con le porte inviolate anche se non manca qualche sussulto. Nel primo quarto d’ora due occasioni per il Foggia. La prima di Riverola, positivo, che tenta il tiro a giro costringendo Cilli a rifugiarsi in angolo. La seconda di Sarno, in “solita” serata da “compitino” che ci prova dalla trequarti a sfruttare un rinvio difettoso del numero uno biancazzurro. L’Andria si sveglia al 21° con l’ex Mancino che colpisce la traversa con un tiro dalla distanza. Cinque minuti dopo ci prova il sanseverese Matera, sempre per l’Andria e ancora dalla distanza, ma la palla termina di poco a lato. Brivido al minuto 39 quando capitan Aya per la Fidelis non riesce a inzuccare in rete una palla sfuggita alla presa di Guarna in uscita a farfalla. Ultima occasione della prima frazione sui piedi di Chiricò che calcia al volo dal lato sinistro dell’area di rigore ma la palla non fa di più che attraversare la porta barese. I satanelli fanno propria la contesa nella ripresa, grazie anche a due cambi azzeccati da mister Stroppa. Fuori un non esaltante Agazzi, dentro il “geometra” Quinto e fuori un volenteroso Letizia, dentro il decisivo Padovan.
I rossoneri passano in vantaggio al secondo minuto con Sarno che trasforma un calcio di rigore giustamente concesso dall’arbitro Robilotta per atterramento di Cilli ai danni di Riverola con lo spagnolo pronto a raccogliere la corta respinta del portiere andriese su botta da fuori area di Angelo. La gioia però dura poco più di cinque minuti perché Onescu ristabilisce la parità trafiggendo Guarna, reo di un rinvio fatto con i piedi (in tutti i sensi, ndr). Passa un minuto e il difensore biancazzurro Allegrini si fa buttare fuori per evidente fallo di cattiveria su Riverola. Al 21° ci prova il numero 10 Mancino dalla distanza ma Guarna devia in angolo. Al 25° Angelo semina lo scompiglio in slalom sul lato destro dell’area andriese e costringe Cilli a rifugiarsi in corner. Al trentesimo Padovan sigla il definitivo 2-1 deviando sotto porta un cross basso del solito Angelo sulla destra ben lanciato da Quinto. Cinque minuti dopo ci prova Coletti con una punizione dalla distanza ma la palla termina di poco alta sulla traversa. La contesa si chiude con una “telefonata” di Sarno a Cilli e con un tentativo dalla distanza di Fall deviato in corner da Guarna. Vittoria meritata per i dauni che hanno dovuto patire l’assenza del pubblico sugli spalti per via della squalifica del campo. Prossimo match a Siracusa, contro una neopromossa, al cospetto del quale rientrerà capitan Agnelli reduce dalla squalifica.
FOGGIA (4-3-3) – Guarna, Angelo, Coletti, Empereur, Rubin; Gerbo, Agazzi (69° Quinto), Riverola; Sarno, Letizia (63° Padovan), Chiricò (88° Sicurella). In panchina: Sanchez, Tito, Loiacono, Sainz-Maza, Martinelli, Dinielli, Viola, Sansone. Allenatore: Giovanni Stroppa
FIDELIS ANDRIA (4-2-3-1) – Cilli, Tartaglia, Aya, Allegrini, Curcio; Piccinni, Matera (89° Volpicelli); Onescu, Mancino, Starita (59° Annoni); Cianci (78° Fall). In panchina: Pop, Masiero, Minicucci, Berardino, Cruz, Imbriola. Allenatore: Giancarlo Favarin
NOTE – Arbitro: Ivan Robilotta di Sala Consilina (Assistenti Abagnara e Della Vecchia). Angoli 5-2 per il Foggia. Ammoniti: Cilli, Tartaglia, Piccinni, Cianci e Onescu (FA); Riverola e Gerbo (Fg). Espulso Allegrini (FA). Recupero 1 minuto nel primo tempo e 5 minuti nel secondo tempo.
RETI – 47° Sarno su rigore (Fg); 53° Onescu (Fa); 74° Padovan (Fg)
Antonello Abbattista