QUI LECCE – Una sconfitta da pazzi
Si sa che il calcio è il gioco episodico per eccellenza. Quando una partita non si sblocca finisce che un episodio, il più stupido, possa determinare la sconfitta di una e la vittoria della contendente. E’ quello che è successo al Lecce a Catania, in una gara dai sapori forti nella quale la formazione giallorossa, fino all’incredibile autorete, non aveva demeritato. Da quel momento, mancavano circa 20 minuti alla fine della gara ma si è giocato pochissimo a calcio tra infortuni, cambi e perdite di tempo varie.
Il Lecce esce quindi ridimensionato, nel punteggio, non certo nel gioco, dalla trasferta fin qui più insidiosa dopo quest’avvio scoppiettante di campionato.
Padalino propende per il solito 4-3-3 con gli interpreti delle giornate migliori ma non tiene conto del portiere del Catania, Pisseri, in un pomeriggio di grazia. Il numero uno etneo respinge tutto ciò che passa dalle sue parti, risultando alla fine il migliore in campo in assoluto. Strano a dirsi dopo una sconfitta netta ma è realmente così.
L’undici giallorosso le ha tentate tutte fino all’episodio che ha determinato il risultato finale, è stato pericolosissimo in fase offensiva e non ha concesso tiri verso la porta difesa da Marco Bleve in quella difensiva. Non siamo pazzi, probabilmente è stata una delle migliori prestazioni in trasferta offerte dal Lecce targato Padalino, certamente con tutti i pregi ed i difetti che la squadra ha.
Cosa si può imputare al Lecce?
Probabilmente la lentezza nella manovra in alcuni frangenti, forse il caldo ne ha un po’ frenato la lucidità, fatto sta che il Catania spesso è riuscito a ricompattarsi impedendo ai giallorossi di sviluppare il gioco. Nelle volte in cui il Lecce ha accelerato è arrivato al tiro pericoloso con facilità.
Altro aspetto che non ha ben funzionato è da imputare al centrocampo: Arrigoni, Mancosu e Lepore non sono stati certamente scintillanti, con il capitano ed il regista che in troppe occasioni hanno difettato di velocità di esecuzione, mentre Mancosu non ha velocizzato la manovra, perdendo o facendosi recuperare spesso in fase di transizione. Sarà un caso ma quando a centrocampo non gioca Lepore, vedi l’ultima prestazione contro il Francavilla con Tsonev al suo posto oppure in passato Fiordilino, il reparto ne trae beneficio.
Anche le fasce non hanno prodotto la solita quantità di azioni pericolose: Pacilli, al rientro dopo l’infortunio ha fatto ciò che ha potuto, con Vitofrancesco che si è sovrapposto poco; mentre dall’altra parte Torromino era praticamente francobollato, sempre solo, perché Ciancio che pure ha sfiorato il gol di testa, non si è mai sovrapposto per liberare il compagno dalla gabbia che aveva intorno.
Comincia però ad affacciarsi il “problema Caturano”. La punta sta attraversando un periodo di appannamento, non riesce più a rendersi pericoloso come in avvio di campionato, non è più quel rapace dell’area di rigore. Il problema è che deve giocare per forza, non può essere sostituito, non essendoci in panchina una punta su cui poter fare affidamento, il giovane Persano, infatti, è troppo acerbo ed ha bisogno di crescere con tranquillità, senza le pressioni della piazza.
Queste considerazioni sono il tentativo di giustificare la sconfitta e così devono essere considerate, come la ricerca del classico “pelo nell’uovo”.
La buona prestazione offerta a Catania, nonostante il risultato negativo, non deve farci dimenticare che il girone di andata del Lecce sta entrando solo ora nel momento clou, dopo aver affrontato formazioni con ambizioni di salvezza oppure ripescate dell’ultima ora. Dopo il Catania, lunedì prossimo ci sarà il Foggia e poi a seguire tutte le altre pretendenti alla vittoria finale oppure squadre con tifoserie accese, oppure derby molto sentiti come quello contro il Taranto.
Inizia un altro torneo insomma e purtroppo con la sconfitta patita in Sicilia non è cominciato nel migliore dei modi. Saprà Padalino come fare a far rifiatare qualche elemento che da un po’ di giornate ha bisogno sicuramente di riposare e che grazie alle vittorie ne hanno mascherato un rendimento non proprio eccelso?
Fonte: www.pianetalecce.it