Non è stato detto abbastanza della funzione che hanno svolto i tifosi nella splendida cavalcata che ha portato il Foggia schiacciasassi di Giovannino Stroppa alla strameritata promozione nella serie cadetta. Sono stati grandi, grandissimi.
Il campionato cominciato con il pesantissimo handicap della squalifica dello Zaccheria (quattro giornate a porte chiuse) è stato vinto anche grazie al meraviglioso pubblico rossonero, che non ha smesso di incitare i suoi beniamini, accompagnandoli perfino nell’ultima trasferta, quella di domenica scorsa a Cosenza, nonostante il Foggia non avesse ormai più nulla da chiedere al campionato.
Sugli spalti dello stadio calabrese erano in 81, e come al solito si sono dati da fare sostenendo la squadra fino all’ultimo istante, premiati dal gol di Mazzeo che ha conservato ai satanelli il primato di squadra professionistica meno battuta in Italia (con sole tre sconfitte, il Foggia ha fatto meglio perfino di Juventus e Napoli, che sono rimaste a bocca asciutta per quattro volte).
Questi meravigliosi tifosi meritano l’immagine di questo post, e dimostrano di essere da serie superiore, anche dal punto di vista statistico.
Secondo i dati dell’eccellente sito Stadiapostcards, che settimanalmente censisce il numero di spettatori presente nei diversi stadi italiani, il Foggia occupa il secondo gradino del podio tra le squadre di Lega Pro, con una media di 10.772 a partita.
Lo Zaccheria fa meglio perfino di stadi che gravano su grandi aree metropolitane, come quello del Catania (7.550). La tifoseria rossonera batte largamente anche quella delle altre neopromosse in B (3.068 spettatori a partita il Venezia, 3.399 la Cremonese) che quelle delle piazze più frequentate degli altri gironi, come il Parma (10.230 spettatori a partita) e il Livorno (4.261).
Il Foggia è un affare anche per le società che lo ospitano. Il record spettatori stagionale del girone C è stato conquistato da Lecce-Foggia, con 17.254. I satanelli hanno contribuito al record stagionale anche del Matera (5.796 spettatori) e del Fondi (1.450). In quest’ultimo caso, si è trattato della partita che ha decretato la promozione per il Foggia, e vale la pena registrare una curiosità: tenuto conto che la media stagionale del Fondi è stata di 420 spettatori a partita, non è difficile concludere che sugli spalti dello stadio della cittadina laziale c’erano due foggiani per ogni “indigeno”. Potrebbe trattarsi di un record.
A fare meglio dei tifosi rossoneri sono solo quelli salentini, con una media spettatori di 11.403 a partita. Ma c’è da tenere presente che il Lecce può contare su un bacino di utenza di 500.000 abitanti (tanti ne conta il capoluogo con il suo popoloso hinterland), mentre quello foggiano si attesta attorno ai 300.000.
In totale, gli spettatori paganti, compresi gli abbonati, che hanno seguito le 15 casalinghe del Foggia (le prime 4 si sono giocate a porte chiuse) sono stati 161.584. La partita che ha registrato il maggior numero di spettatori è stata quella casalinga con il Melfi, con 16.664 tagliandi staccati. Impressionanti anche le cifre del derby con il Lecce, nella sfida vincente che ha spianato al Foggia la strada per la promozione, con 16.061.
Ma un grande pubblico come quello foggiano, quanto peserà in serie B? Davvero tanto. Già confermando le cifre record di quest’anno (che potrebbero perfino essere migliorate, se come tutti si augurano il Foggia riuscirà ad essere competitivo), con i suoi 10.772 spettatori a partita, il Foggia si collocherebbe al quinto posto della graduatoria delle venti squadre cadette, dopo Bari, che ha il primato con una media di 16.464 spettatori, Verona (14.487), Cesena (12.104) e Salernitana (10.807).
Un grande pubblico per una grande squadra.
Fonte: www.letteremeridiane.blogspot.it