Una partita dal profumo di B, una partita che congeda lo Zaccheria dalla Lega Pro, una partita che è un’ ulteriore preziosità in questa lunga e trionfante stagione.
Partita dai due volti con un primo tempo nel quale la squadra di Tesser riesce a imbrigliare il gioco dei rossoneri e soprattutto riesce ad esaltare le grosse qualità tecnico-fisiche della propria difesa, apparsa più volte assolutamente impenetrabile.
Nel finale della prima frazione, la Cremonese alza il proprio baricentro pur non facendo annotare sui taccuini alcunchè di pericoloso. La partita si esalta nella ripresa quando, a seguito del vantaggio grigio rosso giunto in apertura, il Foggia ritorna ad essere la squadra di qualche settimana fa e preme sull’acceleratore.I due rigori sono il risultato della continua e costante pressione dei rossoneri e a poco vale la esagerata reazione agonistica degli ospiti che non provoca alcuna reazione nei ragazzi di Stroppa che pensano solo a correre, testimoniando ancora una volta la bontà della propria preparazione atletica.
Mazzeo in questo momento è di un altro pianeta, merita il plauso del suo allenatore e di tutti i tifosi, ma merita soprattutto di essere in cima alla lista dei riconfermati per l’importante prossima stagione.
Al di là comunque della gara in sè, al di là della coppa messa in palio, il Foggia si è misurato con una squadra che ha vinto il proprio girone, che l’anno prossimo si ritroverà nel proprio campionato, dimostrando di avere un gioco ed un organico che non temono alcun avversario.
A questo punto val la pena di fare quest’ultimo sforzo riuscendo ad uscire imbattuti dal Penzo di Venezia: questa ciliegina sulla torta sarebbe la giusta conclusione di questa stagione straordinaria, sarebbe il meritato regalo per questo pubblico che, anche contro la Cremonese, è stato di una categoria superiore.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it