Alessandria, mister Pillon: “Abbiamo saputo soffrire e ci siamo meritati un pizzico di fortuna”

Ci mette un po’ ad arrivare in sala stampa Bepi Pillon, tecnico dell’Alessandria. E non poteva essere altrimenti. I grigi, pur soffrendo, hanno battuto il Lecce ai calci di rigore (5-4) ed hanno così staccato il biglietto per la semifinale dei play-off che si giocherà a Firenze il 14 giugno contro la Reggiana.
Queste le sue parole: “Abbiamo passato il turno contro una grande squadre, che gioca un ottimo calcio. All’andata meritavamo più noi stasera, invece, abbiamo sofferto. Non eravamo corti, arrivavamo secondi sulla palla e non riuscivamo a tenere su il pallone. Ma abbiamo saputo soffrire, che è stata la cosa che mi è piaciuta di più. Questo è sinonimo di squadra, se non sei squadra non porti a casa partite così. Anche con un pizzico di fortuna, ma la fortuna bisogna sapersela guadagnare. Ci abbiamo creduto fino alla fine. Sono contento per i ragazzi, aver eliminato un avversario così ci da molta autostima”.

Il tecnico ha una parola per Vannucchi, portiere grigio nuovamente protagonista positivo: “Qualcosina abbiamo costruito ma, effettivamente, Vannucchi è stato determinante. È stato bravissimo ed ha contribuito a permetterci di passare il turno”.

Oltre 5.500 spettatori al “Moccagatta”, con uno spettacolo da altra categoria offerto dagli spalti gremiti: “Devo ringraziare i nostri tifosi perché, soprattutto nei momenti più difficili, ci hanno aiutato moltissimo a venir fuori da situazioni complicate. È grazie anche a questo se abbiamo finito in crescendo”.

Pillon, poi, elogia Mezavilla: “Non so come ha fatto ad arrivare alla fine, mi aveva chiesto il cambio per i crampi. Gli ho chiesto di tener duro, perché c’era anche Manfrin (poi uscito, sempre per crampi, n.d.r.) che non stava bene. Io avevo in mente cambi diversi, ma ho rischiato di dover fare un secondo cambio forzato quando si è fatto male Gozzi. Avrei voluto far entrare prima Evacuo. Iocolano e Fischnaller, stavano bene. Ma non potevo azzardare un altra sostituzione con il pericolo di rimanere poi in 10”.

Capitolo rigoristi: “Devo dire che ho fatto un po’ fatica a trovarne cinque che se la sentissero di tirare. Non potevo tirare io. Però voglio aggiungere che sull’impegno, sulla dedizione al lavoro, di questi ragazzi non c’è nulla da dire. Non ho mai sentito una parola fuori posto. Oggi c’era gente che stava bene davvero, ma ho dovuto fare delle scelte”.

Il tecnico spiega così l’involuzione di Gonzalez: “Ha tirato la carretta tutto l’anno e probabilmente ora è un po’ appannato. Succede. In casa con la Casertana aveva fatto bene. È pur sempre un giocatore che, quando accende la luce, può cambiare le partite. Oggi l’ho visto sottotono e l’ho sostituito. Così ho cambiato modulo ed eravamo più equilibrati anche se, con Marras dietro a Bocalon, non eravamo molto offensivi”.

Il mister grigio, sollecitato dai giornalisti parla anche della Reggiana, prossimo avversario: “Squadra molto difficile da affrontare. Se è riuscita ad eliminare il Livorno vuol dire che ha qualità. Ma queste non sono partite normali di campionato. Ogni gara ha la sua storia”.

Pillon riserva l’ultima considerazione a proposito delle date di semifinali e finale: “Chi vincerà tra Alessandria e Reggiana avrà un giorno in meno  per recuperare (l’altra semifinale tra Parma e Pordenone si giocherà il 13 giugno, n.d.r.). E se viene fuori una partita come questa, con supplementari e rigori, la mia domanda è: vi sembra giusto questo? Sono cose che non stanno né in cielo né in terra. La Lega avrebbe dovuto prevedere di giocare le semifinali nello stesso giorno, per tutti. Senza contare la formula di questi play-off, che ha messo di fronte due seconde come Alessandria e Lecce”.

Categoria: Serie C