“Anche i ricchi piangono”. Passi falsi per Monza, Como, Pisa e Salernitana. Capolavoro Arezzo …
“Anche i ricchi piangono”, era il titolo di una telenovela prodotta in Messico verso la fine degli anni settanta e arrivata in Italia agli inizi degli anni ottanta. Considerata la telenovela più famosa di tutti i tempi, coinvolgeva i più, perchè si evidenziava soprattutto che le sofferenze umane sono di tutti e non si possono comprare e renderle gioie tramite il denaro. In questa giornata (sesto turno) di Lega Pro sono diverse le squadre dei tre gironi considerate, per impegni economici e obiettivi sportivi di primissimo piano, a piangere e comprendere che oltre agli investimenti in denaro vanno aggiunti altri valori, che per vincere a queste latitudini sono molto probabilmente prioritari.
La corsa, la compattezza di un gruppo che in campo ragiona collettivamente, oggi, valgono molto, mettono in difficoltà la qualità tecnica se non è accompagnata da ciò o altri valori altrettanto importanti, come l’organizzazione di gioco. Ecco perchè, secondo il mio pensiero, nel girone A escono sconfitte squadre come il Como (prima sconfitta stagionale), 1-0 nella trasferta con la Giana Erminio neo promossa, che nel suo organico si avvale di diversi calciatori che hanno spesso giocato nei campionati dilettantistici, oppure il Monza costruito con l’obiettivo di un campionato di vertice che subisce la terza sconfitta consecutiva nella trasferta di Bergamo con l’AlbinoLeffe, 1-0 e prima vittoria stagionale, oltre che prima rete realizzata per i ragazzi di Pala. Ma in questo girone il capolavoro è quello dell’Arezzo che vince in trasferta a Mantova, 0-
1, sale in alta classifica, unica squadra a non avere ancora perso e il tutto è opera di un gruppo costruito in pochi giorni con quei calciatori svincolati o di eccedenza per qualche club. In questo girone potrei proseguire anche con il Bassano che vince e sbanca Cremona, 3-4 e va in vetta solitaria della classifica.
Nel girone B scivola la capolista Pisa che subisce la sua prima sconfitta a opera del fanalino di coda (per punti e non per i risultati negativi), Pro Piacenza (partito con il macingo della penalizzazione) e viene superato dal Teramo che vince in trasferta a Santarcangelo, 1-2. Ma il dato è che anche in questo girone dove io stesso avevo pronosticato ci potesse essere una squadra ( i neroazzurri Pisani ), a farla da vera padrona, l’equilibrio sarà il leit motiv. Ma anche in questo raggruppamento mancano ancora – dalla zona alta della classifica – squadre che perlomeno per blasone sarebbero da definire ricche, anche per il territorio che rappresentano: fuori dalla ‘zona premi’ ci sono club come Ascoli, Reggiana, Ancona, Grosseto, per citarne alcune.
Nel girone C, dove i “ricchi” abbondano, ma anche il contrario, rallenta la Salernitana che non va oltre a un pareggio a reti inviolate contro il “piccolo” Melfi, ma non perde comunque la testa della classifica, pur dovendola dividere con il Benevento che supera per 1-0 il Martina. Da queste parti restano per ora fuori dalla zona promozione squadre come il Lecce, ma soprattutto la Reggina che subisce la sua terza sconfitta stagionale e va più vicino alla zona a rischio, anche se rispetto agli altri due gironi, in questo la lotta non sarà contrapposta tra differenti forze economiche ma anzi alla fine piangeranno e gioiranno sicuramente tra “ricchi”.
Buon calcio a tutti.