L’Avellino annichilisce il Foggia. 5-1 al Partenio
Sonora cinquina dell’Avellino ai danni del Foggia. Gli uomini di Novellino annichiliscono il team di Stroppa con un perentorio 5-1. Gara senza storia sin dalla prima frazione, a segno Ardemagni e Morosini con una doppietta, Castaldo e Mazzeo su calcio di rigore.
CRONACA – Stroppa stravolge l’undici iniziale rispetto alle previsioni: 3-5-2, con tanti nuovi interpreti dal primo minuto. Camporese compone il terzetto difensivo con Coletti ed Empereur. Gerbo e Rubin sugli esterni, Fedele, Vacca e Agazzi a formare il trio in mediana. Davanti Mazzeo fa da spalla a Beretta. Chiricò e Deli dunque in panchina. Novellino risponde con il 4-4-1-1 ma deve rinunciare a Rizzato, infortunatosi nel riscaldamento, sostituito da Falasco. Morosini agisce alle spalle di Ardemagni davanti.
L’Avellino è subito aggressivo sin dal primo minuto, soprattutto sulla corsia mancina dove agisce un Bidauoi in grande spolvero. Proprio il belga si rende protagonista al 3′ di un gran tiro respinto da Guarna e rinviata poi da Empereur prima del tap-in vincente di Molina. All’8′ la gara già si sblocca in favore dei padroni di casa: Vacca perde palla al limite, la raccoglie Ardemagni che con un gran tiro colpisce il palo; sulla respinta si avventa Molina che viene atterrato, secondo il direttore di gara, da Empereur, reo di aver trattenuto la maglia dell’esterno biancoverde. Dal dischetto si presenta Ardemagni che con una conclusione centrale di potenza supera Guarna. Il Foggia è frastornato dall’inizio arrembante dell’Avellino, e il nuovo modulo sembra presentare parecchie lacune. I padroni di casa ne approfittano e al 20′ raddoppiano: Molina pesca in area Morosini scattato sul filo del fuorigioco, che a tu per tu con Guarna, lo supera con un rasoterra che passa sotto le gambe del portiere rossonero e si gonfia la rete. Empereur chiede il cambio per infortunio (sospetto stiramento alla coscia sinistra), Stroppa manda dentro Chiricò e torna al classico 4-3-3, anche se con Beretta largo a sinistra. L’ingresso del funambolico esterno rossonero vivacizza un po’ la manovra dei rossoneri, che al 29′ accorciano su calcio di rigore, molto dubbio: Gerbo dal fondo mette un cross al centro su cui Morosini sembra intervenire con la coscia. Per il direttore di gara invece c’è un tocco con la mano del centrale dell’Avellino e assegna il tiro dal dischetto che Mazzeo trasforma spiazzando Lezzerini. Ma la gioia dei satanelli dura poco più di 5 minuti, perché al 35′ Morosini, su cross dalla destra di Laverone, anticipa Coletti e infila di testa da pochi passi, siglando la sua doppietta personale. Gara bella ma anche nervosa, visto che gli ammoniti al 37′ sono addittura sei, di cui quattro per il Foggia. L’ultima emozione della prima frazione è un tiro a giro di Chiricò al 42′ terminato di poco a lato.
La ripresa si apre senza cambi e a ritmi decisamente più blandi. Il Foggia cerca di avere il pallino del gioco in mano ma senza trovare spazi, per merito di un Avellino ben disposto in campo. Stroppa prova a cambiare qualcosa mandando dentro Deli per Agazzi, ma allo scoccare dell’ora di gioco, l’Avellino fa poker: Bidauoi semina ancora panico sulla sinistra, mette al centro un pallone sul quale si avventa Molina, Guarna respinge con i piedi, la palla resta nell’area piccola e il più scaltro è Ardemagni che con un semplice tocco deposita in rete. Novellino decide di inserire anche bomber Castaldo in campo al posto di Morosini, e l’attaccante biancoverde ci mette solo due minuti a timbrare il cartellino: D’Angelo, servito da Molina in area, conclude a rete, palla che colpisce la traversa e sbatte sulla linea, ma sulla respinta si avventa il neoentrato bomber che di testa deposita in rete a porta vuota e fa cinquina. Lo stesso Castaldo pochi minuti dopo rischia di far doppietta, ma questa volta Guarna gli sbarra la strada deviando la conclusione in angolo. La timida reazione del Foggia è rappresentata da una conclusione da ottima posizione di Mazzeo, ben servito da Deli, che però centra in pieno Lezzerini. La gara non ha più niente da dire e scorre via fino al 92′, quando il direttore di gara decide di porre fine alle ostilità.
Sconfitta che scaraventa il Foggia in penultima posizione, sopra solo alla Pro Vercelli, sconfitta anche oggi e ancora a zero punti. Avellino che invece sale a quota 6 in piena zona playoff.