Foggia, ripresa “horror”. L’Empoli ringrazia: è 3-1 al Castellani
Un secondo tempo “horror” condanna il Foggia. I rossoneri escono sconfitti dal “Castellani” di Empoli per 3-1. Un punteggio maturato tutto nella ripresa grazie alla doppietta di Caputo, alla marcatura di Donnarumma e al gol della bandiera di Mazzeo.
CRONACA – Stroppa si affida a Deli a centrocampo con Agazzi e Vacca nel suo 4-3-3. Tridente con Chiricò e Fedato ai lati di Mazzeo. In difesa Camporese confermato in coppia con Martinelli. Vivarini risponde con il 3-4-1-2 con Zajc dietro Donnarumma e Caputo.
La prima mezz’ora di match è molto tattica, con le due squadre che si studiano e le occasioni che stentano ad arrivare. Si segnalano solo delle conclusioni di Caputo e Pasqual da una parte, e di Fedato e Mazzeo dall’altra Al 34′ il Foggia reclama un calcio di rigore per fallo su Fedato in area: contatto dubbio, l’arbitro lascia proseguire. La prima occasione del match arriva al 38′ per i padroni di casa: Pasqual batte un corner dalla sinistra, sbuca Luperto sul primo palo che colpisce a rete ma trova un grande Guarna sulla sua strada che devia la conclusione sulla traversa con un ottimo riflesso. Questa l’unica vera emozione della prima frazione.
La ripresa si apre con l’Empoli deciso nel cercare in vantaggio. Ci prova subito Donnarumma con un tiro dai 20 metri che termina di poco a lato. Al 56′ però è il Foggia a sfiorare il vantaggio: Provedel esce male su un cross di Chiricò, sulla palla si avventa Fedato che a porta vuota, deposita fuori un gol che sembrava già fatto. E i rossoneri vengono puniti dalla più classica delle leggi calcistiche, quella del “gol sbagliato, gol subito”. Sì perché 3 minuti più tardi l’Empoli passa in vantaggio: Donnarumma allarga sulla sinistra per Pasqual, assist al bacio del terzino per l’accorrente Caputo al centro che brucia il diretto marcatore, e in spaccata deposita superando un non perfetto Guarna in uscita. Il Foggia accusa il colpo e 7 minuti più tardi viene trafitto ancora da Caputo: assist perfetto di Ninkovic, subentrato pochi minuti prima per Zajc, che lancia il bomber azzurro sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Guarna, non fallisce depositando con un bel rasoterra. Uno-due che stordisce il Foggia, che poco dopo subisce anche il terzo gol del ko definitivo: angolo calciato da Pasqual, svetta Donnarumma sul secondo palo e insacca di potenza in porta con la complicità di Guarna che anziché respingere la conclusione, la devia in rete. Stroppa richiama in panchina Deli, Chiricò e Loiacono per Gerbo, Calderini e Beretta. Ed è proprio il neoentrato attaccante a propiziare pochi minuti dopo il gol rossonero: difesa della palla al limite d’area azzurra, palla per Calderini libero in area sulla sinistra il quale scivola al momento della conclusione, ma è bravo a rialzarsi e a servire Mazzeo al centro che insacca con il mancino. Le occasioni continuano ad arrivare anche dopo il gol rossonero: Ninkovic impegna Guarna con un bel destro dall’interno dell’area. Dall’altra parte Beretta costringe Provedel alla grande parata, dopo un intervento con un braccio di un difensore azzurro su cui i rossoneri chiedono a gran voce il tiro dal dischetto. Il Foggia insiste nel cercare un altro gol, ma dopo i tre minuti di recupero, il direttore di gara decreta la fine delle ostilità.
Foggia che si conferma peggior difesa del campionato: sono 20 ad oggi i gol subiti in 8 gare, troppi per una squadra che vuole salvarsi. E venerdì allo Zaccheria arriverà il Perugia, tra le candidate alla promozione diretta, in un match che si prevede a dir poco “caldo”.