Uno dei motivi per il quale il calcio è uno sport molto amato è quello dell’esito non scontato, della sua imprevedibilità e della sua illogica. Che a volte va a vantaggio della propria squadra e a volte della squadra avversaria, ma che genera ugualmente un turbinio di emozioni che non è facile raccontare. Empoli-Foggia rientra in questo concetto: gli azzurri al 10′ del secondo tempo potevano tranquillamente stare sotto per 1-0, dopo appena 18 minuti vincevano 3-0. Un po’ come successo la settimana scorsa quando l’Empoli, avanti per 2-0, in un quarto d’ora si vide superare dalla squadra di Novellino. L’importante era tornare a vincere, reagire dopo il doppio stop patito contro Cittadella e, appunto, Avellino. Missione compiuta, ma che fatica!
Il Foggia si è rivelata squadra organizzata, difficile da affrontare, messa in campo molto bene e che per almeno un’ora di gioco ha fatto meglio dell’Empoli. Forse fragile caratterialmente perchè dopo lo svantaggio non è riuscita a trovare le forze per reagire. La differenza l’ha fatta la qualità dei singoli calciatori, quella dell’Empoli è complessivamente superiore e una volta trovato il guizzo giusto il compito è risultato più semplice. Il tutto avvenuto dopo una regola non scritta nel calcio: gol sbagliato, gol subìto. L’errore di Fedato al 10′ della ripresa è di quelli pesanti e tre minuti più tardi Ciccio Caputo ha piazzato il primo sigillo.
Primo tempo sotto tono e piuttosto caotico in fase di costruzione da parte degli azzurri con un centrocampo che a tratti sembrava incapace di imporsi contro un avversario che sovente riusciva a creare la superiorità numerica con il risultato che l’Empoli ricorreva in maniera non ossessiva ma eccessiva sì al lancio lungo rinunciando a giocare la palla, al fraseggio. Merito del Foggia ovviamente, ma qualche problemino ancora c’è per l’Empoli che deve lavorare per perfezionare il proprio impianto di gioco. E’ vero che gli azzurri lamentavano diverse assenze per via delle convocazioni in nazionale, ma questo non deve e non può costituire un alibi perchè altre volte accadrà nel corso della stagione. Lo sappiamo prima e non sono assenze non preventivate quindi secondo me non ci si deve piangere addosso mai per questo. A maggior ragione se si ha una rosa all’altezza per poter sopportare più defezioni.
L’assenza di Krunic, semmai, ha dato la possibilità a Zajc di mettersi in mostra e di giocarsi questa possibilità dopo la buona prova di Avellino. Lo sloveno non l’ha sfruttata al meglio, ha sbagliato tantissimo in entrambe le fasi fino alla sostituzione con Ninkovic che, differentemente al compagno, ha dato un’inerzia diversa al match sebbene l’ex genoano sia entrato con l’Empoli già in vantaggio. In difficoltà anche i due centrali di centrocampo; Castagnetti mi sembra che faccia più fatica da quando l’Empoli è passato al modulo con il trequartista in luogo del puro 3-5-2, Lollo sembra che debba ancora calarsi appieno nel ruolo di interno anche se è cresciuto alla distanza nella gara contro il Foggia. Senza infamia Untersee mentre dall’altra parte Pasqual ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia importante il suo apporto e la sua esperienza. Buona la gara del capitano azzurro e prezioso il suo contributo anche per i compagni del reparto offensivo.
La difesa ha sofferto un po’ la pressione avversaria anche se a conti fatti grossissimi pericoli non ne sono stati corsi, semmai nel finale quando la squadra ha manifestato di nuovo una pericolosa rilassatezza a risultato potenzialmente acquisito. Un aspetto sul quale lavorare come sottolineato anche da mister Vivarini in conferenza post-gara. Degli attaccanti cosa dobbiamo dire? Caputo è tra i più forti del campionato e lo sapevamo, Donnarumma è per me imprescindibile in questo momento. Giocatore che per gli equilibri della squadra è di straordinaria importanza e poi ha sempre pronto il colpo in canna. In serata il passo falso del Frosinone a Novara permette all’Empoli di guidare la classifica assieme proprio alla formazione laziale ed il Palermo, ma è veramente troppo presto per dare peso ad una graduatoria che vede 16 squadre racchiuse in 4 punti. L’aspetto positivo è la certezza che l’Empoli ha ancora margini di miglioramento notevoli. La doppia trasferta di Chiavari e Venezia, l’infrasettimanale contro il Pescara e il confronto all’Arechi con la Salernitana che ci porteranno a fine mese ci daranno forse una visione più chiara.
Fonte: ww