Foggia-Pescara: le probabili formazioni

Foggia-Pescara: le probabili formazioni

Foggia-Pescara non è mai una partita come le altre, a maggior ragione se rappresenta contemporaneamente il ritorno nel capoluogo pugliese di Zdenek Zeman e l’esordio del 2018 rossonero. In mezzo, come se non bastasse, un 5-1 subito dai satanelli, esattamente un girone fa. Insomma, non un match qualunque di metà gennaio e domani alle ore 15.00 sarà battaglia in mezzo al campo. I precedenti disputati tra le mura amiche dello “Zac” tra Foggia e Pescara parlano chiaro e sorridono ai rossoneri: 15 vittorie rossonere, l’ultima nel 2010 firmata Millesi, 6 pareggi e solo due vittorie pescaresi. Risale alla stagione 1997/1998  l’ultimo confronto “cadetto” in terra pugliese con  i rossoneri vincenti grazie a un gol di Vukoja. Per trovare, invece, l’ultima vittoria biancoceleste dobbiamo andare indietro di quasi quarant’anni, quando il Pescara seppe imporsi per 1-2 allo Zaccheria, mandando i rossoneri in Serie C. In campionato, però, in questa stagione, il Foggia ha il peggior ruolino interno della categoria e l’unica vittoria casalinga risale ormai al lontano Foggia-Perugia, quando Gerbo e Mazzeo piegarono gli umbri.

Il Pescara, invece, è reduce da tre risultati utili consecutivi nonostante la vittoria lontano dallo stadio Adriatico manchi dal 14 ottobre, quando gli abruzzesi si imposero per 0-1 al “Tardini” di Parma. Foggia-Pescara è anche e soprattutto uno scontro tra l’allievo e il mastro, tra Stroppa e Zeman, due allenatori dalla vocazione estetica e offensiva che si stimano e che sono stati partecipi della giostra “Zemanlandia”: sarà interessante il confronto tra il dogmatico 4-3-3 boemo e l’alternativo 3-5-2 disegnato da Stroppa per il suo Foggia. Per i pugliesi inizia un campionato nuovo in tutti i sensi: via una bella fetta di quella squadra che ha fatto la storia con la conquista della scorsa promozione e dentro tanta gente esperta. Mercato che ha ridato entusiasmo alla piazza ma, come sottolineato dal capitano Agnelli in settimana, ciò che conta è il campo e soltanto le vittorie possono contribuire a mantenere questo nuovo, e forse più frizzante, clima che si respira nel capoluogo dauno.

Via Vacca, Empereur, Sarno e a breve Calderini. Probabilmente (e qualcosa in più) via Chiricò, sostituito nel numero di maglia da Greco, Rubin e Fedele, tutti e tre non convocati. Dentro Tonucci, Greco, Scaglia, Duhamel, Zambelli e Kragl. Chiamale se vuoi, rivoluzioni. Il Foggia che affronterà il Pescara sarà a dir poco diverso da quello visto all’andata. In primis il modulo non sarà più il 4-3-3 ma il “nuovo” 3-5-2 e non ci saranno più Empereur, Rubin e Chiricò nello “starting XI”. Ci saranno, invece, quasi tutti i nuovi arrivi: Denis Tonucci, Luigi Scaglia, Oliver Kragl, Marco Zambelli e Leandro Greco. L’unica assenza sarà quella di Mathieu Duhamel per il quale si dovrà attendere il transfer internazionale.Le notizie buone per Stroppa hanno un nome e un cognome: Fabio Mazzeo. Il miglior realizzatore del Foggia, assente dal match contro la Ternana, è infatti ristabilito e a disposizione del mister rossonero nonostante le voci che lo vorrebbero al Pisa, assieme all’altro ex-rossonero Sainz Maza. Anche l’anno scorso il rientro di Mazzeo aiutò, e non poco, un Foggia che pareva annaspare nella scalata alla Serie B, mantenendo una media personale di quasi un gol a partita nel girone di ritorno. Al capitolo dei “rientri”, dovrebbe iscriversi anche Guarna che riconquisterebbe così la titolarità tra i pali rossoneri, relegando Tarolli in panchina. In difesa subito in campo Tonucci con Camporese e Loiacono. Sulla corsia di destra, tra voci di mercato (flebili) e acciacchi fisici, rischia di stare fuori Gerbo a vantaggio di Zambelli. A sinistra pronto Kragl. In cabina di regia confermato Agazzi e ai suoi lati agiranno Agnelli e uno tra Scaglia e Deli. Beretta-Mazzeo coppia d’attacco.

Se è vero che il Foggia che incontrerà il Pescara sarà profondamente diverso da quello che gli abruzzesi hanno incontrato ad agosto, è altrettanto vero che il discorso può (quasi) essere applicato al contrario. Non tanto una questione di uomini, quanto di ambizioni e forse aspettative. Il Pescara, infatti, è un po’ più lontano dalle zone nobili della classifica di quanto probabilmente il presidente Sebastiani si aspettasse tanto che il tecnico boemo è finito spesso sulla graticola. Sarà, ovviamente 4-3-3 ma rispetto all’andata non ci sarà Benali, nemmeno a gara in corso, in quanto passato alla corte di Zenga a Crotone. Non ci saranno nemmeno Zampano e Stendardo e forse il neoacquisto Gravillon, in attesa del transfer. Davanti a FiorilloCoda e Campagnaro saranno i centrali difensivi con Balzano e Mazzotta dovrebbero sulle corsie laterali. Tra i più in forma della compagine biancoceleste,  il centrocampista ex-Cesena, Luca Valzania, autore di due gol fondamentali con Ternana e Venezia. Lui sarà titolare e inamovibile con Brugman e Palazzi ai lati. Indietro Coulibaly, non impeccabile nella gara d’andata.  Per l’attacco Capone e Baez, più di Mancuso, potrebbero affiancare bomber Pettinari, mattatore nel 5-1 dell’andata quando realizzò un’esaltante tripletta. Assente Del Sole.

LE PROBABILI FORMAZIONI

FOGGIA (3-5-2): Guarna; Loiacono, Tonucci, Camporese; Zambelli, Agnelli, Agazzi, Scaglia, Kragl; Mazzeo, Beretta. All. Stroppa.

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Campagnaro, Coda, Mazzotta; Valzania, Brugman, Palazzi; Baez, Pettinari, Capone. All. Zeman.

Agostino Piacquadio – www.foggia.iamcalcio.it