Eurogol di Kragl, timbro di Mazzeo e un finale da brividi: il Foggia vince con dedica.
La vittoria del cuore. Preziosa, importantissima, strameritata ma pure col brivido finale. Tre punti fondamentali, quelli conquistati a Chiavari dalla squadra di Stroppa. Un successo con tanto di dedica a Fedele Sannella, come aveva preannunciato alla vigilia il tecnico, che nel riscaldamento perde Zambelli e schiera Gerbo al suo posto. Riconfermato il 3-5-2, nessuna sorpresa nemmeno negli uomini: davanti a Guarna, il mastino Tonucci, Camporese e Loiacono. A metà campo il play è Greco, Agnelli e Deli le mezze ali e sugli esterni a destra c’è come detto Gerbo, a sinistra Kragl. Tandem d’attacco affidato a Mazzeo e Nicastro. Il Foggia si mostra subito autoritario, estremamente superiore nel palleggio. Greco dirige l’orchestra e detta i tempi alla manovra, Mazzeo è tutt’altra cosa rispetto a quello di una settimana prima. Il Foggia prova a pungere, rischia qualcosa ma è attento quando c’è da difendersi. Al 31’ i rossoneri passano: il gol è del tedesco Kragl. E che gol! Un missile terra-aria dalla distanza, un sinistro potente con pallone che si infila nell’incrocio. Prima del riposo i rossoneri potrebbero pure trovare la via del raddoppio e il ritmo alto del Foggia è confermato anche nella ripresa.
La squadra di Stroppa continua ad essere padrona del campo ed è gradevolissima anche nel fraseggio tutto di prima. E al 57’ ecco il gol del meritato raddoppio: dalla sinistra Kragl crossa in area, dove Mazzeo sbuca e mette dentro per il 2-0. Aglietti perde Diaw, entrato poco prima per Gatto e lo sostituisce con Currarino. Il Foggia dà la sensazione di poterla definitivamente chiudere da un momento all’altro, senza però riuscirci. E si complica maledettamente la vita nel finale. A metà ripresa Scaglia prende il posto di Greco e proprio l’uscita dal campo dell’ex romanista cambia gli equilibri in campo. Il Foggia arretra il proprio raggio d’azione, concede metri e campo all’avversario e comincia a balbettare. Stroppa manda dentro anche Beretta per Nicastro, l’Entella comincia a rendersi pericolosa e accorcia le distanze a 4 minuti dalla fine: il gol è di La Mantia, abile a sfruttare l’imprecisa spizzata di Camporese. Il finale, come detto, è da brividi. Martinelli prende il posto di Kragl e nell’ultimo dei 4 di recupero, in pieno forcing finale, l’Entella colpisce la traversa con un colpo di testa di Pellizzer. Paura, affanni e quel pizzico di fortuna che non guasta. Il successo è salvo ed oggi lo sarebbe anche il Foggia, che mette finalmente fuori i piedi dalla zona retrocessione. Chissà che non sia davvero cominciato un altro campionato…
Fonte: www.telefoggiatv.it