Foggia, si riparte dal 3-5-2? Buone garanzie offerte con la Cremonese

Foggia, si riparte dal 3-5-2? Buone garanzie offerte con la Cremonese

Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta” recitava un famoso spot pubblicitario di qualche anno fa, che può essere la sintesi perfetta del momento del Foggia. I rossoneri, infatti, sono tornati a vincere dopo più di due mesi e dopo la settimana più difficile, quella che ha visto l’esonero per l’allenatore Gianluca Grassadonia e la mancata ufficialità del nuovo allenatore, che domani porterà il nome di Pasquale Padalino.

Il 3-1 che i rossoneri, allenati eccezionalmente da Gaetano Pavone, hanno inflitto alla Cremonese di Rastelli, conclude un periodo terribile e mostra finalmente le potenzialità di una rosa costruita per ben altri obiettivi rispetto all’attuale posizione di classifica, nonostante presenti alcune grosse lacune.

MAZZEO-IEMMELLO – L’aspetto maggiormente positivo che i rossoneri traggono dal match disputato venerdì è la contemporanea marcatura dei due attaccanti Iemmello e Mazzeo, novità assoluta nella stagione rossonera che fino ad oggi, ha mostrato un rendimento del reparto offensivo al di sotto delle aspettative. I due, per la prima volta in stagione nel 3-5-2, giocano senza avere a supporto un trequartista e questo probabilmente li aiuta, in particolare Mazzeo sembra essere più a suo agio nel ruolo di seconda punta/rifinitore, considerati gli ottimi palloni con cui ha servito il suo compagno di reparto durante il match. Padalino potrà lavorare molto su questa coppia d’attacco che può essere una soluzione per ritrovare prolificità nel reparto offensivo. In tal caso, ne farebbe le spese Galano, pronto ad essere un’arma in più a match iniziato.

FATTORE KRAGL – Se i gol di Mazzeo e Iemmello risultano essere un’assoluta novità nella stagione rossonera, non lo sono sicuramente le punizioni di Oliver Kragl. Il tedesco con quattro reti è il capocannoniere della formazione rossonera e tutte le sue marcature provengono da situazioni da fermo. La sua punizione che ha siglato il momentaneo 2-1, è l’ennesima dimostrazione di come sia il tedesco sia uno dei migliori tiratori del campionato. Un gol che sa di liberazione, come dichiarato nel post-gara, visto che anche lui aveva accusato ultimamente il pessimo periodo della squadra.

FASE DIFENSIVA – Un’altra importante novità che il match di venerdì ha offerto è stata senza dubbio la prestazione egregia del reparto difensivo che, in tutti i suoi effettivi, ha dimostrato finalmente di essere compatto per quasi l’intera totalità del match. Certo, il solito gol su calcio piazzato resta un difetto che il Foggia si porta dietro praticamente da inizio stagione e su cui certamente il neo allenatore dovrà lavorare ma la prestazione difensiva in seguito al gol subito ha rasentato la perfezione. Poche occasioni concesse e soprattutto un secondo tempo attento e affrontato in maniera impeccabile in cui la Cremonese non ha creato un solo pericolo alla porta difesa da Bizzarri, tranne un colpo di testa di Arini al 92′ miracolosamente salvato dal portiere argentino. Ancora una volta, come succede da molte partite ormai, straordinaria è stata la prestazione di Luca Ranieri. Il difensore classe ’99 sta mostrando una continuità di rendimento impressionante e anche ieri ha giocato un match fatto di chiusure perfette. Può essere lui il leader del reparto rossonero nonostante i 19 anni. Fondamentale è stato anche il rientro dal primo minuto di Denis Tonucci. Il difensore, ex Bari, sembrava non essere fra le prime scelte di mister Grassadonia, ieri invece Gaetano Pavone lo ha schierato e non ha tradito le attese, offrendo quella forza fisica di cui il reparto necessita per avere un rendimento difensivo di alto profilo.

GERBO – Per chiudere, va sottolineato l’ennesimo apporto di Alberto Gerbo nella mediana rossonera. Quello del centrocampista piemontese resta un mistero: ogni qualvolta viene schierato al centro del campo, non sfigura mai. Anzi: offre prestazioni sontuose in cui abbina quantità e qualità. Interditore, suggeritore, rifinitore, motorino instancabile e chi più ne ha più ne metta. Resta però un vero mistero come, da Stroppa in poi, sia stato schierato più come esterno destro o terzino piuttosto che come mezzala, ruolo a lui più congeniale. De Zerbi lo reputava un elemento fondamentale per il terzetto in mediana. La prestazione contro la Cremonese è andata ancora una volta ben oltre la sufficienza: basterà per convincere Padalino a schierarlo nella sua posizione ideale?

Alessandro Affatato – www.foggia.iamcalcio.it