Rieti, Capuano: “Paradiso vicino, ma daremo tutto fino a fine stagione”

Al termine del successo per 1-0 sul Catanzaro, Ezio Capuano, allenatore del Rieti, è così intervenuto in sala stampa: “Sono contento per i ragazzi, perché è stata una prestazione dall’intensità e dal livello altissimo. L’abbiamo preparata molto bene, creando tantissime palle gol. Siamo andati sulla pressione altissima, dimostrando tanto coraggio. Come avevo detto ieri, avremmo giocato per vincere. Abbiamo creato e sbagliato tanto, il Catanzaro non ha praticamente mai messo in pericolo la nostra retroguardia. Questo gruppo è in crescita esponenziale, prestazione dopo prestazione mi sta meravigliando. Siamo una banda di ragazzini, basti vedere la distinta iniziale e con quanti under abbiamo finito la gara”.

“Anche a Potenza avevamo fatto una grandissima prestazione, perdendo a due minuti dalla fine. Oggi ci siamo ripetuti. Avevamo diversi giocatori fuori e per scelta non ho fatto giocare Maistro dal primo minuto. Un allenatore cosa deve dimostrare di più? Siamo stati bravi anche nelle sostituzioni, facendo inserire Palma, abbassando Garofalo, che è stato stratosferico. Un bambino di diciannove anni che ha fatto venticinque minuti da veterano. Una prestazione sontuosa come quella di tutta la squadra. C’è soddisfazione per aver portato tanta gente allo stadio, un coinvolgimento che a Rieti ancora non si era visto”. 

“La vittoria di oggi, che raddoppia quella con la Viterbese, con sei punti nelle ultime due gare interne, è molto importante. Abbiamo allungato di tre punti sulla Paganese e di due su Bisceglie e Siracusa. Abbiamo due partite in meno sul Bisceglie e una sul Siracusa. Ci sentiamo ora vicini al paradiso. Ma probabilmente voi non conoscete Capuano, io non mi accontento. Noi lavoriamo tantissime ore al giorno, e la soddisfazione è solo risultato. Se dovessimo salvarci a qualche giornata dalla fine, i miei giocatori non metteranno né l’asciugamano né l’abbronzante, ma si spaccheranno il c… fino alla fine”. 

“Abbiamo giocato uomo contro uomo prima con Statella e poi con Casoli. Sono stato bravo invece di fare copertura dare ampiezza. Credo che questa sia stata la partita del Catanzaro nella quale ha creato meno in tutto la stagione. E questo è merito dei ragazzi. Un allenatore è come un cardiochirurgo. Si accorge quando il paziente sta morendo e quando si può svegliare. Quando ho detto ai miei ci vuole coraggio ed è arrivato il gol, sentivo che sarebbe potuto arrivare. Per intensità è stata una partita meravigliosa”. 

Fonte: www.tuttoc.com

Categoria: Serie C