QUI CREMONA – Rastelli: «Daremo tutto nel finale così da non avere rimpianti»

QUI CREMONA – Rastelli: «Daremo tutto nel finale così da non avere rimpianti»

Il tecnico della Cremonese Rastelli alla vigilia della sfida con il Foggia: «Vogliamo che le ultime 4 partite siano come le precedenti 7, la squadra ora mostra il suo reale valore»

«Abbiamo preparato meticolosamente la partita di domani esattamente come tutte le altre, consapevoli che stiamo facendo bene e che dobbiamo giocarci tutto nelle ultime 4 giornate».  Ha esordito così in conferenza stampa Mister Rastelli alla vigilia del match contro il Foggia in programma allo Stadio Zini domani, domenica 28 aprile alle ore 15, valido per la 35° giornata di Serie B. «Come più volte ripetuto, è stato fondamentale aver recuperato praticamente tutti coloro che erano infortunati e acciaccati, perché lavorare con tutto l’organico a disposizione significa innalzare il livello degli allenamenti e della competitività. I buoni risultati ne sono una conseguenza. La squadra ora dimostra il suo reale valore».

PLAYOFF O SALVEZZA? – Dopo la bellissima vittoria di Cittadella anche i protagonisti grigiorossi hanno affermato di guardare ai playoff. Mister Rastelli come la pensa? «Credo sia giusto guardare verso l’alto. Ci eravamo imposti l’obiettivo salvezza e quel discorso è virtualmente archiviato, sono stati bravi i ragazzi a ricompattarci e a sfoderare prestazioni importanti». Ma l’obiettivo, come dichiarato lunedì sera, ora si chiama Foggia: «Guardare avanti significa pensare alla partita di domani». Finalmente una Cremonese molto competitiva: «La rosa costruita era da playoff, ma complici gli infortuni soprattutto della prima parte di stagione non è stato possibile mantenere un alto rendimento e costruire un’identità ben precisa – ha commentato l’allenatore campano, subentrato a Mandorlini -. Penso che nelle ultime 7 giornate la squadra abbia mostrato il suo vero valore, ottenendo continuità di risultati. Vogliamo finire bene, vogliamo che le ultime 4 partite siano come queste 7 che le hanno precedute, per poter dire alla fine di averci provato, di aver dato tutto, senza rimpianti».

FOGGIA – Arriva a Cremona il Foggia, impelagato nella lotta per non retrocedere. In casa rossonera si parla di “partita della vita” per riuscire a risorgere dopo qualche risultato non proprio brillante. «Ci siamo passati anche noi e sappiamo cosa significa giocarsi la sopravvivenza – ha continuato mister Rastelli ai giornalisti presenti al Centro Arvedi -, per noi sarà una delle gare più difficili di tutto il campionato. Hanno una rosa con il giusto mix di giocatori esperti e giovani interessanti, per qualità tecniche sono fra i migliori del campionato: non danno punti di riferimento, giocano bene e palla a terra. Però come tutte hanno delle lacune su cui noi dobbiamo farci trovare pronti».

ROTAZIONE – Non era mai accaduto di giocare 3 partite così ravvicinate (domenica, mercoledì, sabato). E avviene proprio ora, in un momento clou del campionato, quando si decide tutto, quando le energie fisiologicamente stanno per abbandonarti. «Sarà difficile, abbiamo anche un giorno in meno di riposo rispetto al Carpi (gioca oggi a Salerno, poi i grigiorossi il 1° maggio, ndr). Per fortuna ho un gruppo di giocatori molto affidabili, speriamo lunedì di non avere situazioni particolari dal punto di vista degli acciacchi e degli infortuni, perché così mercoledì potrò cambiare tanto. È inevitabile, mi auguro di poterlo fare perché la squadra ne ha un assoluto bisogno». Rastelli ha specificato che avere forze fresche ora è importantissimo: «Pensiamo a domani, il blocco ormai è costituito e posso fare delle variazioni sul tema perché i ragazzi mi danno garanzie. Dopo il Carpi ci aspetta una partita importantissima in casa col Brescia».

GALEOTTO FU IL 3-5-2 – È stata l’occasione per sottolineare nuovamente quanto il 3-5-2 abbia cambiato le sorti della stagione grigiorossa, malgrado la prima volta a Salerno fu un’esperienza negativa. «Era una mia idea affrontare il girone di ritorno con questo sistema di gioco – ha rivelato Rastelli, che poi ha dovuto cambiare le carte in tavola –, ma dopo che abbiamo vinto con il Perugia, pareggiato bene a Pescara e vinto col Palermo era normale dare continuità al 4-4-2. Ma sempre mi frullava nella testa il 3-5-2, tanto che l’acquisto di Caracciolo era in quell’ottica, avendo a disposizione 3 dei migliori centrali della B». I risultati si sono visti: «Ci siamo accorti che ad un certo punto era giusto badare al solo e al concreto, essere magari più brutti ma cinici al contempo. Era necessario, così abbiamo dato un segnale anche a noi stessi».

ULTIME CHICCHE – Ma la vera domanda è: Mogos riposerà almeno un minuto? Però se così fosse non stabilirebbe il record di 36 partite giocate su 36 da titolare senza mai essere sostituito. «Più gioca e meglio sta, quindi finché c’è benzina sarà in campo» ha risposto con un sorriso Rastelli, interrogato anche sul Var, che se ci fosse stato in B non avrebbe concesso i rigori con Venezia e Cittadella, ad esempio: «Abbiamo preso la linea di non parlare più degli arbitri, tanto che non ne avrei parlato nemmeno se non avessimo vinto lunedì per colpa di quell’episodio. Voglio che ci sia massimo rispetto e sostegno per loro, che possono sbagliare quanto noi. Il Var certamente darebbe una grossa mano su determinate situazioni».

Fonte: www.cuoregrigiorosso.com – Andrea Ferrari

Categoria: L'Avversario