Palermo troppo forte o girone troppo debole? Seregno, la “spocchia” non porta benefici. Il Foggia non decolla
Che il Palermo, per storia e valore tecnico, sia la squadra più forte del girone I non c’è alcun dubbio. Il punto allora diventa un altro. Le altre squadre sono all’altezza? Probabilmente no, visto che i rosanero sono già a punteggio pieno, con un vantaggio di 6 punti su Acireale e Troina. La sensazione che i siciliani facciano bottino pieno è concreta. Gente come Ricciardo, Sforzini o Santana rappresentano un lusso per la categoria. La società, che oggi – visto il recente passato – rappresenta la vera incognita, può già iniziare a programmare il ritorno tra i professionisti, con il fardello di chi arriva da una scottatura che ancora non è passata. Dicevamo del girone I. Il confronto con il Bari dello scorso anno viene naturale, vista la marcia trionfale dei galletti. Dopo 7 giornate i biancorossi avevano pareggiato due volte (0-0 contro la Turris e 1-1 contro il Marsala). Motivo per cui la bilancia pende già dalla parte del Palermo. E’ anche vero che lo scorso anno c’era proprio la Turris a provare ad ostacolare il Bari, mentre quest’anno non sembra esserci una squadra all’altezza dei rosanero. Strada spianata? Può darsi.
Discorso diverso nel girone B. La Pro Sesto ha messo la freccia, dopo un inizio altalenante. Basando il tutto sul lavoro quotidiano, sul silenzio, sulla voglia di vincere. Al contrario del Seregno, che dopo la prima giornata ha puntato il confronto con i rivali sugli sfottò sui social network e non solo. Lo scontro è ancora lungo, ma il Seregno dei proclami oggi ha gli stessi punti della Folgore Caratese che ha ben altri obiettivi, e 3 in più sul Sondrio e lo Scanzorosciate. La squadra del presidente Erba non vince dal 22 settembre (1-0 a fatica contro il Brusaporto), poi 0-0 contro il Bolzano, 1-1 col Tritium e la sconfitta di ieri contro la Virtus Bergamo. L’appuntamento tra le due è in programma all’ultima giornata, quando i giochi potrebbero essere già decisi…forse.
Foggia. Non riesce a decollare la squadra di Ninni Corda. L’addio di Mancini e l’approdo (ufficiale) dell’ex dirigente in panchina aveva dato il via alla rimonta, ma al primo vero ostacolo, rappresentato dal Brindisi, i rossoneri non hanno mostrato gli artigli. Sorprende l’andamento altalenante del Foggia, che pecca in continuità e in prestazione, con il bel gioco che oggi sembra esser un miraggio, con i pugliesi che non riescono a far prevalere la legge del più forte. E allora il dubbio sorge spontaneo…il Foggia è davvero la squadra più forte del girone? Al campo l’ardua sentenza.
Fonte: www.tuttoseried.com