É un Foggia spavaldo, sicuro, determinato e irriverente quello che si presenta a Messina in una gara di altri tempi e di altre categorie. Dopo un equilibrio iniziale tra due squadre ben messe in campo, il Foggia, senza poter vantare importanti occasioni da gol, dimostra di riuscire a mantenere le redini dell’incontro dettando i giusti ritmi ad una gara che vuol far propria.
Il primo tempo si conclude con un giusto risultato di paritá, mentre nella ripresa, nelle battute iniziali, sembra che i padroni di casa possano accelerare i ritmi per provare a metter sotto la squadra di De Zerbi, ma un grande D’Allocco sfodera un tiro dei suoi e insacca con autoritá; il vero Foggia, quello che fa sognare i suoi tifosi, lo si vede proprio subito dopo il vantaggio: la squadra dimostra di essere matura, di riuscire a gestire e a dettare i tempi all’incontro, vanificando di fatto ogni ragionevole tentativo di reazione dei padroni di casa.
In mezz’ora, con una squadra avversaria costituita da grosse individualitá, il Foggia concede molto poco agli avversari che forse, solo in una importante occasione con Bjelanovic, riescono ad esaltare le qualitá di Narciso.
Onore e merito al Foggia per aver saputo arrivare al vantaggio con convinzione e lottando a testa alta, ma anche per aver saputo gestire gli ultimi trenta minuti da grande squadra, senza dare quasi mai l’impressione di poter capitolare da un momento all’altro.
Giocando cosí e raccogliendo i punti oltre che gli appalusi, qualunque risultato non é precluso ai rossoneri, soprattutto se adesso il pubblico tornerá ad essere il dodicesimo uomo in campo.
Alberto Mangano