Taurino: ‘Casarano in prima fila ma occhio al Taranto’
È l’allenatore che ha vinto l’ultima Serie D, per poi perdere la C in estate, senza colpe, in tribunale. Roberto Taurino domenica non guarderà nessuna partita allo stadio: non vuole chiedere favori per l’accredito. Sarà davanti alla tv, anche perché lunedì mattina dovrà andare a Coverciano per il corso Uefa. Resta a guardare, e fa le carte al prossimo campionato.
Mister Taurino, la sua griglia per il girone H di Serie D?
«Non è facile fare le griglie oggi, perché sarà un campionato contante squadre ben attrezzate ai nastri di partenza. Sarà bello e avvincente, con 7-8 squadre costruite bene. Ma se dobbiamo fare una griglia, va fatta sulla base degli investimenti della società: direi che il Casarano ha costruito una squadra forte, fatta con intelligenza. Poi c’è il Taranto, che magari parte con meno riflettori puntati ma secondo me si è mosso molto bene. E aggiungo Picerno e Bitonto, le due squadre che purtroppo hanno dovuto rinunciare alla C. I lucani stanno cercando di tenere l’organico per la C, il Bitonto sento che sta allestendo una squadra di grandissimo valore. Queste quattro su tutte».
E poi?
«Premesso che sulle campane so poco, subito dopo vedo la Fidelis Andria, l’Altamura e il Brindisi. Ma ci sono anche Cerignola e Gravina, squadre ormai consolidate in questa categoria anche se sono curioso di capire come potrà reagire l’Audace dopo l’addio di Grieco».
C’è anche il Brindisi in seconda fascia, quindi.
«Ha preso pezzi pregiati per questa categoria, se iniziano bene penso che potranno anche arrivare in fondo. Quando parti forte, come successo al mio Bitonto un anno fa, poi inizi a renderti conto di essere forte, prendi consapevolezza e le cose vengono una dietro l’altra. Penso che il Brindisi abbia costruito una squadra buona. Poi per vincere un campionato servono tante componenti: creare alchimia, una visione comune tra tutti, l’entusiasmo. Non sempre vengono premiati gli investimenti».
Il Fasano?
«Anche il Fasano si è mosso bene. Ho menzionato quelle in precedenza perché secondo me hanno qualcosa in più, soprattutto le prime quattro: sono costruite per vincere. Ma le pugliesi penso che faranno tutte bene, Fasano compreso».
C’è anche una sua vecchia conoscenza, il Nardò, che ha ritrovato la D.
«Penso che quest’anno abbia costruito una squadra migliore rispetto all’anno scorso e da quanto sento in giro probabilmente aggiungeranno qualche altro elemento. Ha una rosa di partenza che è importante, un ottimo gruppo per la categoria. Danucci lo conosco, non è stato un mio calciatore, perché arrivò dopo il mio addio. Credo che potrà fare bene perché era un calciatore pensante già in campo».
E Taurino che fa?
«Per ora aspetto, studio, penso che la didattica sia importantissima in questo mestiere. Aspetto un’occasione. Ho perso la C dopo averla guadagnata? Ormai è acqua passata, andiamo avanti».
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