Incedit, La Salandra: “I miei calciatori uomini veri”
Il Foggia Incedit è una realtà dilettantistica della nostra città, nata da un progetto solido e con ambizioni importanti per il futuro. In quattro anni il club ha scalato varie categorie, arrivando a disputare, quest’anno, il campionato di Promozione. Questa mattina la società ha diramato un comunicato ufficiale, tramite il quale si è resa disponibile a consegnare gratuitamente la spesa o a svolgere piccole pratiche a vantaggio di coloro che sono obbligati all’isolamento domiciliare. Di questo e tanto altro ci ha parlato alla nostra redazione l’allenatore dei canarini, Enrico La Salandra.
Come è nata questa iniziativa?
È un’idea che è nata ieri dal confronto con gli altri dirigenti. Tengo a sottolineare che quella del Foggia Incedit è una società seria e professionale, che può vantare un gruppo di calciatori che io ritengo veri uomini, ed in questi quattro anni si è sempre dimostrata solidale, con iniziative a supporto dei bambini dell’istituto San Giuseppe, di quelli ricoverati in ospedale e tante altre ancora. Da oggi abbiamo fornito la nostra disponibilità per le persone della nostra città, perché in questo momento la partita più importante da vincere è quella col Covid-19.
Alcuni giorni fa è stata resa nota la data di ripresa dei campionati dilettantistici. È fiducioso o pensa venga ulteriormente posticipata?
Sono fiducioso, ma preoccupato allo stesso tempo. Ci hanno fornito delle date, ma la situazione che stiamo vivendo non è delle migliori. Ovviamente, spero si possa tornare in campo quando stabilito, anche se occorrà un po’ di tempo per recuperare la migliore condizione atletica.
Qualora ci fosse concretamente, sarebbe felice del rientro in campo?
Sarei molto contento se si tornasse a giocare. Avevamo già disputato alcune gare e la situazione pandemica sembrava alle spalle, dopo aver superato il primo periodo di lockdown di marzo. Purtroppo, non è stato così e nuovamente lo sport dilettantistico è stato penalizzato, ma, secondo me, giustamente perché la salute va posta prima di qualsiasi altro aspetto.
In questo periodo sta continuando a sentire i ragazzi?
Parlo con i ragazzi tutti i giorni e continuiamo gli allenamenti, seppur a gruppi di 5-6 calciatori. Certamente, non hanno la stessa valenza delle sedute di gruppo, anche perché i giocatori che non risiedono a Foggia non possono raggiungerci e svolgono allenamenti personalizzati nella loro città. Ho notato un grande interesse da parte dei ragazzi nel chiedere programmi e continue delucidazioni, poiché tutti hanno molta voglia di farsi trovare pronti al rientro. Ieri, ad esempio, il capitano si è recato al campo e ha scelto di sottoporsi alla seduta di allenamento, anche se secondo il calendario non doveva essere presente.
Questo stop ha falsato il campionato?
La risposta a questa domanda la darà il campo al rientro. Alcune squadre hanno giovato dello stop per migliorare vari aspetti, noi eravamo partiti bene e la pausa ci ha penalizzato. Io penso, però, che non bisogna mai piangersi addosso, piuttosto è necessario impegnarsi per tornare pronti al fine di proseguire positivamente il campionato.
Gli obbiettivi rimangono gli stessi per il Foggia Incedit?
L’obiettivo è sempre quello che ci ha chiesto la società ad inizio stagione: il mantenimento della categoria. Nonostante ciò io e i ragazzi proveremo ad alzare l’asticella e a raggiungere anche traguardi migliori.
È soddisfatto dei risultati raggiunti nella prima parte di campionato?
Sono molto contento. Abbiamo saltato la prima gara per la positività di un ragazzo, e nelle tre successive abbiamo conquistato 9 punti. Ci siamo approcciati ad un nuovo campionato, che mancava nella nostra città da 30 anni e stiamo riscontrando anche un buon seguito dai tifosi foggiani. L’unico rammarico è l’eliminazione dalla coppa Italia, ma la preparazione fisica era ancora precaria. Ovviamente questo non deve essere un alibi e gli avversari si sono dimostrati, in quel momento, più forti.
Antonio Iammarino