Un portiere saracinesca e un modulo speculare ai rossoneri: ecco l’Avellino

Non c’è tempo per pensare alla sconfitta con il Catanzaro in casa Foggia, poiché è già alle porte una nuova sfida davvero ostica. Mercoledì, infatti, al “Partenio Lombardi” di Avellino i rossoneri saranno ospitati dai “lupi” di Mister Braglia. Tre giorni che equivalgono ad una brevissima pausa per i ragazzi di Marchionni, quasi come un pit-stop nella Formula 1 nel quale, però, alcune ruote della macchina Foggia saranno cambiate: tornerà dalla squalifica Simone Dell’Agnello e si rivedranno Curcio e Rocca dal primo minuto.
Mister Braglia, invece, si affiderà al suo 11 tipo, schierato in maniera speculare alla formazione del Foggia. Un 3-5-2 che può vantare nomi importanti e che staziona al secondo posto in classifica solo dietro alla corazzata Ternana.
Tra i “lupi” che stanno stupendo di più in questo campionato c’è sicuramente Francesco Forte che nell’ultima partita, il derby con la Juve Stabia, è stato decisivo con tre parate provvidenziali. Il portiere dell’Avellino è, inoltre, il migliore in Europa per percentuale di clean sheet ottenuti (71,4%) e ai microfoni di SportAvellino ha così presentato la sfida coi rossoneri: “È una partita da prendere con le molle, il Foggia verrà qui a vendere cara la pelle. Contro il Catanzaro avevano 2/3 elementi fuori, i quali rientreranno mercoledì”.
Contro il Foggia, Braglia ritroverà in difesa Illanes che ha saltato l’ultima partita per squalifica. È, invece, difficile intuire quale sarà il tandem offensivo, poiché il tecnico dei campani ha spesso cambiato i due attaccanti, alternando Fella, Maniero, Bernardotto e Santaniello. Contro i rossoneri, probabilmente i titolari saranno i primi due che, insieme a D’Angelo, sono i calciatori che hanno segnato di più per la squadra biancoverde con 6 reti realizzate.
L’anello debole dell’Avellino nell’ultima partita è stato Tito, esterno sinistro. Per caratteristiche è molto simile a Kalombo, più propenso alla fase offensiva che a quella difensiva. Di conseguenza il duello sulla corsia esterna potrebbe essere uno dei nodi cruciali del match. Foggia e Avellino, inoltre, condividono degli aspetti comuni, su tutti la pressione della piazza. Al termine del derby con la Juve Stabia, Braglia ha dichiarato: “Non ho mai visto un ambiente in cui non si godono le partite che si vincono. Può andare bene come può andare male, ma se va male apriti cielo. Non ci godiamo mai una vittoria, in cinquanta anni che sto nel calcio non ho mai visto una situazione del genere. Si può dire che l’allenatore è scarso, va bene tutto, ma quello che conta sono i risultati, la prestazione.”
Infine, Foggia ed Avellino sono accomunate anche da un destino simile, il cui bivio è stata la gara col Bari. I rossoneri, dopo la vittoria con i biancorossi, hanno trovato la giusta autostima per conseguire tanti risultati utili. Per i biancoverdi, invece, la pesante sconfitta per 4-1 ha rappresentato uno scossone che, però, ha avuto risvolti positivi. Dopo il Bari, l’Avellino ha disputato nove gare e non ha mai perso.
Antonio Iammarino