La Salernitana si gode, vittoria, primato e super Calil
Non succedeva da tempo immemore di ritrovarsi da sola in testa alla classifica, per questo, la vittoria nel derby di ieri pomeriggio contro la Paganese, ha assunto un sapore particolare, che quasi fa dimenticare il non esattamente marginale dettaglio che per la certezza del primato, occorre attendere la gara di questo pomeriggio al Vigorito tra Benevento e Lecce. Una vittoria dei sanniti ricaccerebbe i granata al secondo posto, ma al momento, la cosa più rilevante è la ritrovata continuità di risultati (siamo alla quarta vittoria consecutiva) dopo il capitombolo interno con il Lecce. Certo, ci sarebbe da discutere, e non poco, su quanto emerso dalla sfida con la Paganese, di una vittoria piaciuta a pochi, a partire proprio da Lotito, non apparso entusiasta nel dopo gara: «Siamo stati troppo leziosi – ha affermato il patron – la squadra ha qualità, ma finisce per specchiarsi troppo e la troppa convinzione nei propri mezzi non basta a vincere le partite, non è un caso che il gol sia arrivato solo grazie ad un episodio. Nell’intervallo sono sceso negli spogliatoi proprio per riferire tutto ciò ai ragazzi. Anche nel secondo tempo, la squadra si è limitata a controllare, ma è una cosa da fare solo quando il risultato è al sicuro». Uno sfogo tutto sommato comprensibile, la Salernitana, effettivamente, ha creato poco durante l’incontro. Menichini, complici le assenze di Favasuli e Tuia, è tornato all’antico, riproponendo la difesa a quattro e Giandonato titolare al fianco di Bovo e Pestrin, al fine di conferire maggiore qualità ad una manovra apparsa invece, come giustamente sottolineato da Lotito, farraginosa e approssimativa. Verò è che di fronte c’era la squadra più in forma del momento: «Da quando c’è Sottil – ha tenuto a precisare Menichini – hanno subito pochi gol in trasferta e non avevano mai perso fino ad oggi (ieri ndr). Dopo il gol avremmo dovuto tentare di chiuderla, ma non siamo riusciti a sfruttare qualche opportunità creata nel secondo tempo. Portiamo comunque a casa un risultato importantissimo, i campionati si vincono con umiltà e prendendo il meglio da ogni partita».
Ovviamente, il tecnico ha tentato di nascondere quanto di poco convincete emerso dal derby, ponendo l’accento sul sicuramente ragguardevole bottino di 31 punti raccolto in 14 partite, ma è anche vero che il centrocampo continua a faticare in maniera enorme a creare gioco e poco rileva la pur importante assenza di Favasuli. Negro sta vivendo un periodo di appannamento, Nalini e Gabionetta appaiono lontani dalla migliore condizione, dopo i problemi fisici sofferti nelle scorse settimane, l’uomo della provvidenza si chiama Caetano Calil, a segno per la quarta volta consecutiva ed autentico trascinatore della squadra. Anche ieri, il suo delizioso pallonetto ha regalato un’altra preziosissima vittoria, smentendo ancora una volta tutti coloro insistono nell’invocare un centravanti di peso. Con un cannoniere capace di andare in gol con tale continuità, a che serve aggiungere altri elementi in un roster già di per sè ricco di soluzioni? L’impressione scaturente dall’ultima gara, rimane quella di una squadra bisognosa, per il definitivo salto di qualità, di un calciatore di spessore in mezzo al campo, dove Pestrin (anche ieri tra i migliori) continua a cantare e portare la croce senza però poter contare sul sostegno di un compagno di reparto capace poi di capitalizzare al meglio il suo enorme lavoro. Non hanno queste caratteristiche nè il pur bravo Favasuli, nè Bovo, e nemmeno Giandonato, anche ieri sufficiente e nulla più. Il mercato di gennaio potrebbe essere la giusta soluzione, Lotito ha lasciato intendere che la società potrebbe decidere di intervenire…