Il prossimo avversario: Casertana, le ragioni di una svolta
Sorprende fino ad un certo punto la scelta del presidente Lombardi di sollevare dall’incarico Gregucci per affidare la panchina a Campilongo. L’ex tecnico, tra gli altri, di Ischia e Cavese, sarà presentato questo pomeriggio presso la sala stampa dello stadio Pinto. Una nuova avventura per lui, in una piazza che confida nel suo calcio propositivo e votato all’attacco per risollevare le sorti di una squadra, definita dal suo stresso presidente “sbandata e bisognosa di certezze”. Serviva la classica scossa, sempre di moda quando si esonera un allenatore, ed ora tocca al tecnico di Fuorigrotta darla. In realtà, a condannare Gregucci è stato il singolare divario tra il rendimento della squadra tra le mura amiche e quello registrato invece in trasferta.
Lontano da Caserta infatti, i falchetti hanno mostrato sempre limiti, forse innanzitutto caratteriali, che invece, puntualmente scomparivano nelle apparizioni davanti al proprio pubblico. Una sola vittoria fuori casa, datata settembre, sul campo dell’allora derelitta Paganese, peraltro affrontata già in quel periodo con la panchina di Gregucci fortemente scricchiolante. Il ko di Melfi è stata la mazzata definitiva. Erano in molti a confidare in questa trasferta come quella della svolta, anche per ciò che concerne la Casertana in versione viaggio, ed invece è arrivata addirittura la sconfitta. Davanti le prime procedono spedite, Salernitana, Benevento, Lecce e Juve Stabia sembrano destinate a fare corsa a sè nella lotta sia alla promozione diretta, sia alla conquista delle migliori posizioni all’interno della griglia play off, il campionato rossoblù quindi, rischia di finire con largo anticipo. Ecco la necessità di tentare un colpo a sensazione, nella speranza di rientrare in lotta e di agganciare il treno che porta alla post season. A Campilongo il compito di provarci…