Audace Cerignola, Feola a NC: “Più importante la partenza della prossima stagione”

Audace Cerignola, Feola a NC: “Più importante la partenza della prossima stagione”

Dal suo arrivo l’ Audace Cerignola ha decisamente cambiato marcia, passando dalla zona play-out alla zona play-off: mister Vincenzo Feola è stato di fondamentale importanza per il cambio di marcia dei pugliesi, basti pensare che, dal suo arrivo, la compagine pugliese ha conquistato più punti di tutte le altre del girone. Lo abbiamo contattato per avere un giudizio su quanto fatto sul campo e sul futuro che ci aspetta: “I miracoli non si fanno, sono stati fatti degli accorgimenti rispetto a prima: difesa a 4, Coletti più avanti e un attaccante in più. Con i risultati, poi, la squadra ha preso consapevolezza; sono contento perché ho trovato un grande gruppo che mi ha seguito. Ogni tecnico ha una sua idea, poi sono le vittorie a portarne altre; merito anche alla società che mi ha fatto lavorare senza far mancare mai nulla. Ovvio che ci vuole anche un pizzico di fortuna che, però, va conquistata”.

Sull’emergenza legata al coronavirus: “Stiamo vivendo molto male questo momento. C’è salute di mezzo, siamo stati tra i i primi ad annullare tutti gli allenamenti, perché fin da subito ci siamo resi conto del problema. I ragazzi, nel loro piccolo, si stanno allenando e casa, seguendo una dieta del preparatore atletico. Inviamo dei programmi, ma diciamoci la verità: c’è poco spazio, non si può uscire, il lavoro è molto limitato. Chi ha un giardino, ok, ma la maggior parte non ha grandi spazi a disposizione. Ci vediamo tramite Skype, tutti stanno cercando di mantenere la condizione”.

Sul futuro della stagione: “Se si dovesse riprendere noi ci dobbiamo far trovare pronti, ma sarà molto difficile che si torni in campo. Il discorso è semplice: pur riprendendo, siam tutti fermi dal 5 marzo, passano oltre due mesi ed andiamo incontro ad una situazione molto particolare. Mai si è verificata una cosa del genere, e non sappiamo come si potrebbe reagire. Come si fanno 8 partite giocando ogni due-tre giorni? Ma poi giocare a giugno e luglio; in quanti stadi si potrebbe giocare di sera? Sono tante le cose da valutare. Io giocherei anche di notte, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà. La cosa più importante non è terminare questo campionato, ma programmare la ripartenza, quella non si può proprio sbagliare”.

Fonte: www.notiziariocalcio.com

Categoria: Dilettanti