Bitonto e Rossiello, complimenti. Foggia, ora tocca a te. La C ripartirà e non da play-off e play-out
Complimenti al Bitonto, al progetto del lungimirante presidente Francesco Rossiello. Una cavalcata entusiasmante, vissuta stagione dopo stagione con una programmazione esemplare. Il quarto posto dello scorso anno già lasciava presagire che qualcosa di fantastico sarebbe arrivato da lì a poco tempo. Al di là di come sarebbe finita sul campo, visto che il Foggia era a un solo punto, va riconosciuta ai neroverdi una stagione da urlo: dalle parate e i clean sheet di Figliola, vero e proprio muro, ai gol di Patierno, cecchino infallibile. Dalla A alla Z, tutto perfetto. Una piazza che da ore vive con un sorriso a trentadue denti, probabilmente costretta a non poter festeggiare come avrebbe sognato e dovuto. Ma la città si è già colorata: bandiere e sciarpe sui balconi, palloncini nei bar. Un abbraccio virtuale, un omaggio ai propri beniamini.
Al Foggia resta la speranza del ripescaggio. Blasone, media spettatori, l’impianto di gioco: i rossoneri hanno tutto (e di più) per essere considerati nei vari criteri per il salto di categoria d’ufficio, probabilmente sono quelli messi meglio. Guardando, invece, ai punti raccolti ci sono Ostia Mare e Savoia prima della compagine di Ninni Corda. Ma sarà un’estate tragica per tanti club, purtroppo, e di conseguenza non resta che attendere sviluppi ufficiali. Ma il numero uno Felleca è già al lavoro per costruire una rosa per il professionismo e non prende in considerazione l’idea di restare in D.
In Serie C si ripartirà. Lo ha deciso il Consiglio Federale. E attenzione: si ripartirà dal punto in cui è stata fermata la stagione, questa è l’indicazione. Al momento la disputa soltanto di play-off e play-out non viene presa in considerazione, se non come ultima opzione. Un’interessante intervista del collega Antonio Guido all’avvocato Mattia Grassani oggi sulle colonne del Corriere dello Sport ha fatto chiarezza sul caso stipendi: le società dovranno richiamare i propri tesserati per la ripresa degli allenamenti e di conseguenza, essendo la prestazione possibile, retribuire i propri tesserati. Insomma, si fa sul serio. Anche perché si parla di professionisti e se la Federazione dice che bisogna finire in campo la stagione, bisognerà farlo. Da questo punto di vista ha vinto il Bari, da sempre schieratosi a favore di tale soluzione e che riprenderà sul manto erboso il proprio assalto alla Serie B.