Cerignola, Di Cecco: “In D difficile riprendere. Ripescaggi? Ennesima penalizzazione per noi”

Nel corso della trasmissione “La Puglia nel pallone” dedicata alla Serie D, in onda su Canale 85, il capitano dell’Audace Cerignola, Domenico Di Cecco, ha parlato delle possibilità, sempre più remote, legate alla possibile ripresa dei campionati, affrontando anche la questione stipendi ed analizzando il percorso degli ofantini.

“La ripartenza è impossibile: la Serie A farà di tutto ma abbiamo visto anche che, in alcune squadre, si sono riscontrati giocatori positivi. Credo che la stagione possa considerarsi conclusa: spero che che il prossimo anno si possa ripartire meglio anche se, ad oggi, nulla è scontato. Il danno principale, per il calcio, è l’aspetto economico: non ci saranno sponsor, abbonamenti e grandi investimenti. Per i nostri presidenti sarà una sorta di investimento a fondo perduto: ci rimetteranno diversi soldi e tutto il sistema ne pagherà le conseguenze. Il blocco dei ripescaggi? Per me il problema è annullare le retrocessioni: in C ci sono squadre che non sono in regola con gli stipendi e che hanno totalizzato pochissimi punti durante il campionato. In questa maniera, queste società avrebbero la possibilità di affrontare, un ulteriore campionato, così: ci saranno ragazzi che vivranno in condizioni sfavorevoli. Io sono per la meritocrazia: se hai fatto pochissimi punti e non hai pagato gli stipendi, è giusto che tu retroceda dalla categoria. Dal punto di vista dell’Audace Cerignola, anche quest’anno saremo penalizzati ma, dopo ciò che è successo lo scorso anno, non ci meravigliamo di nulla. Avremmo potuto lottare fino alla fine e rosicchiare punti a Bitonto e Foggia nello scontro diretto. Il mancato ripescaggio del campionato precedente lo abbiamo pagato quest’anno: la nostra stagione è iniziata ad ottobre, con l’arrivo di Feola abbiamo poi vinto quasi tutte le partite. Non aver ripescato il Cerignola, dopo aver vinto due ricorsi al TAR, è stato qualcosa di incredibile. Bitonto in C? Sul campo, ha meritato il primo posto: una squadra che è partita per vincere il campionato, con giocatori forti. Poi è accaduto tutto il resto: avevano avuto un forte calo: siamo passati dal -14 al -5 nei loro confronti, vincendo anche lo scontro diretto. A me piace parlare per i valori che si vedono sul campo: il Bitonto, fino a quel punto, ha meritato il primo posto. Non sapremo mai, purtroppo, come sarebbe finita la stagione”.

Sulla questione stipendi, il capitano si esprime così: “Facile ridursi gli stipendi quando si gioca nella Juventus o in altri club prestigiosi: quei soldi saranno recuperati nei prossimi anni, senza dubbio. Lasciare senza retribuzione dei ragazzi che giocano in C e D per diversi mesi, invece, è un grossissimo problema: anche noi, come tutte le persone normali, abbiamo mutui ed affitti da pagare. Bisogna trovare un metodo per aiutare il calcio dilettantistico”.

Categoria: Dilettanti