La favola di Gianmarco Fiore, dal “Miramare” al “Vicente Calderon”
Entusiasmo alle stelle per Fiore: «Spero duri il più a lungo possibile, a Madrid ho appena vissuto un’esperienza che, comunque vada, resterà irripetibile».
La vita è un viavai di emozioni, sentimenti, allegria e tristezza, sudore, valori, forza e… fortuna. Gianmarco Fiore, difensore classe ’98 di proprietà del Manfredonia, nel giro di poche settimane è stato catapultato dal Miramare, stadio dove gioca la formazione sipontina, al Vicente Caldéron, casa dell’Atletico Madrid, campione di Spagna e vice campione d’Europa. Un sogno, il sogno di qualsiasi calciatore, calcare il prato di uno stadio così importante come quello spagnolo. Il sogno di Fiore continuerà? «Non lo dico per scaramanzia – conclude Fiore – ma in un contesto simile è difficile fare previsioni. Per quanto mi riguarda ho cercato di fare le cose semplici perché so che quando cerchi di strafare, sei finito, ancora prima di cominciare. Sono tranquillo e aspetto».