La festa che si trasforma in un incubo: il San Severo calcio abbandona il campionato?
La gara con il Monopoli di due settimane fa ha uno strascico lunghissimo sul team dauno. Dopo gli otto provvedimenti di DASPO, il presidente Dell’Aquila starebbe pensando a ritirare la formazione dal campionato. Ma i tifosi non ci stanno.
Doveva essere la festa per il ritorno dei giallogranata al “Ricciardelli”, invece quella partita si è trasformata in un incubo. Alla prima giornata del campionato di serie D, infatti, il San Severo ritrovava il campo di casa dopo un’assenza lunga 16 mesi. Il match con il Monopoli, poi, al triplice fischio finale termina 1-1, con gli ospiti che impattano il risultato su un rigore molto dubbio a tempo ampiamente scaduto, che fa scoppiare, a fine gara, le proteste del club. E da lì, comincia l’inferno del club del presidente Dell’Aquila: dal giudice sportivo arrivano tre turni di squalifica del campo e obbligo di giocare le prossime tre partite casalinghe a porte chiuse, 5.000 Euro di multa e una giornata di stop al tecnico De Felice; ma non finisce qui, perché nella giornata di sabato infatti, la giustizia ordinaria ha inflitto 8 provvedimenti DASPO, della durata di tre anni, ai danni della dirigenza sanseverese, tra i destinatari del provvedimento ci sono l’ex presidente Dino Marino, gli storici dirigenti Antonello Bisceglie e Raffaele Florio, l’allenatore dei portieri Marcello Ciofi, l’attuale presidente Luigi Dell’Aquila, e i dirigenti Palis, Lufino e Gravina. Il club, però, non ci sta e ha annunciato che quelli di ieri con in campo le formazioni giovanili sono stati gli ultimi allenamenti della Usd San Severo Calcio. Ma sul web i tifosi invitano il presidente Dell’Aquila a non mollare.