Il Cerignola è (Tri)carico
Potrebbe essere lui uno dei pilastri del prossimo Cerignola. Un portiere fatto in casa: Francesco Tricarico, diciannove anni e cerignolano-doc, un fisico da granatiere, l’animo limpido, pacato, senza fronzoli, la voglia di garantirsi un futuro da protagonista col suo Cerignola, la squadra in cui è legato e che gli ha regalando l’emozione di vivere da protagonista il campionato di serie D. E’ la storia del giovane portiere ofantino, protagonista con la maglia del Cerignola e autore di una grande prestazione contro il Foggia dove ha dimostrato tanta personalità.
Cresciuto nelle giovanili dell’Audace, Tricarico sotto la cura di Ruggiero Ciminiello, era “secondo” nei campionati regionali “Giovanissimi” e “Allievi” regionali, poi due anni nella Juniores nazionale del tecnico Giuseppe Crudele fino a diventarne il “numero uno.” Ecco la maturazione, il passaggio in prima squadra l’estate scorsa sotto la sapiente guida del preparatore dei portieri Antonio Cagnazzo che lo aveva segnalato alla società. «Un ragazzo di cui fidarsi», pare abbia detto Cagnazzo alla società e all’allenatore.
Tricarico, quando ha avuto la possibilità, non ha deluso le attese e ha dimostrato che quella porta (con gli altri portieri Cappa e sarri) la può difendere nonostante nelle squadre avversarie ci siano calciatori che hanno calcato i campi della Serie A e B. Il ragazzo dell’Audace Cerignola ha riscosso unanimi consensi da parte degli addetti ai lavori. Proprio contro il Foggia è stato uno dei protagonisti della sua squadra salvando la sua porta in un paio un’occasione.
Guardiano sicuro, moderno, bravo tra i pali come nelle uscite alte. Una certezza, per i compagni e per l’allenatore. Brividi per Tricarico protagonista nel Cerignola, nella squadra del tuo cuore con la maglia gialloblu, davanti ai tuoi tifosi e agli amici che tifano per te e per la squadra della propria città è già il massimo.
Quest’anno ha cercato di fruttare al meglio questa opportunità. Per lui una pacca sulle spalle dalla proprietà e la possibilità di poter ancora far parte del nuovo organico. Intanto la società non si esprime sulle decisioni che potrebbero arrivare definitivamente dal palazzo del governo del calcio di serie D. Bocche cucite e quel quarto posto finale che potrebbe complicare un possibile ripescaggio in C.
Per il momento resterà tanto rammarico per quelle ultime otto gare che non verranno più giocate. Ormai di calcio giocato non se ne parla più, i gialloblu (calciatori e società) se ne stanno facendo una ragione: la stagione è definitivamente archiviata. Il rammarico sarà sempre tanto anche perché le ultime 8 gare proponevano tanti scontri diretti tra le prime tre (l’Audace Cerignola era quarta 6 punti dalla vetta) e a quella rincorsa ci credevano davvero in tanti visti gli scontri diretti tra le prime tre (Bitonto, Foggia e Sorrento).
La Gazzetta del Mezzogiorno