L’asse Mantova-Hellas Verona ora è più forte in vista della Serie C

L’asse Mantova-Hellas Verona ora è più forte in vista della Serie C

Con l’imminente approdo in serie C del Mantova, l’asse Acm-Hellas Verona è destinato a rafforzarsi. Il progetto avviato due anni fa da Maurizio Setti, proprietario di entrambi i club, era infatti incentrato proprio su quelle che il patron biancorosso definì «sinergie da sfruttare», assicurando nel contempo che «il Mantova non sarà mai un Verona 2».

Se in serie D (vista l’assenza di contratti) la possibilità di spostare i calciatori era limitata a qualche giovane, in Lega Pro questa corsia si allargherà parecchio. L’anno scorso in C era previsto il limite di 6 prestiti da società di A, ma se il Verona oltre a prestare atleti ne cedesse altri alla Acm potrebbe farlo senza alcuna restrizione.

Martedì il responsabile del vivaio del Verona, Massimo Margiotta, intervistato sul sito della società ha risposto così a una domanda sulla possibilità che il Mantova possa essere una sponda per il settore giovanile gialloblù: «Speriamo sempre di avere la possibilità di creare giocatori che possano andare subito in prima squadra, ma sappiamo che non è così. Nella nostra Primavera ci sono atleti che potrebbero giocare tranquillamente in categorie inferiori. Poi Mantova è una piazza in cui si è sempre fatto del buon calcio, potrebbe essere una tappa importante per il percorso che stiamo costruendo per i nostri ragazzi ». E una dichiarazione analoga era stata fatta del resto mesi addietro anche dall’ex biancorosso Ivan Juric.

Se da un lato il Verona potrà “usare” il Mantova per far crescere i suoi baby, dall’altro l’Acm dovrà godere in cambio di un apporto tecnico positivo che vada anche oltre i giovani (l’Hellas ha sotto contratto anche elementi più esperti, attualmente in prestito in B e in C) e una prospettiva di crescita a medio termine. Che Setti a inizio progetto sintetizzò così: «L’obiettivo immediato è tornare fra i professionisti, poi vedremo quanto saremo capaci e dove potremo arrivare». Se l’asse Verona-Mantova viaggerà su questi binari di equilibrio, sarà davvero una risorsa importante per entrambe le società, in caso contrario sarà inevitabile andare incontro a qualche problema.

Altro vantaggio scontato per Viale Te sarà quello di approdare nel professionismo con una proprietà che ha grande esperienza nel campo e che dunque non avrà problemi nel guidare la crescita della struttura societaria. In C è verosimile che l’organigramma biancorosso si allarghi, visto che per ottenere la licenza nazionale è previsto l’obbligo di indicare figure come il responsabile finanziario della società (un tecnico specializzato), il responsabile della sicurezza, quello per i rapporti con i tifosi, l’addetto stampa e così via.

Tornando a patron Maurizio Setti, va segnalato che proprio in questi giorni si parla di un suo possibile approdo al ruolo di consigliere della Lega di serie A. Al momento infatti l’Inter ha due rappresentanti (Antonello e Marotta) e uno dovrebbe essere sostituito. I candidati sarebbero Setti e De Laurentiis, con il patron biancorosso pare sponsorizzato da Lotito. Ed è curioso che i tre protagonisti siano proprio gli unici presidenti di A ad avere due squadre fra i professionisti. Va da sè che l’eventuale ingresso di Setti nella stanza dei bottoni della Lega darebbe di riflesso più peso politico anche al Mantova. Che storicamente è stato sempre un club piuttosto carente da questo punto di vista.

Fonte: www.notiziariocalcio.com

Categoria: Dilettanti