Il tecnico dei dauni è felice per il punto strappato a Taranto nei minuti finali di gara.
Ovviamente soddisfatto il tecnico del Manfredonia, Massimiliano Vadacca, per il pareggio strappato dai suoi allo “Iacovone” nel derby col Taranto: “Siamo venuti qui per giocarcela fin dal primo minuto, partendo da dietro e riuscendo a mettere in difficoltà il Taranto. Siamo stati forse poco incisivi davanti, potevamo fare meglio. Il nostro motto è cercare di difenderci attaccando. Quello conquistato è sicuramente un buon punto, abbiamo approfittato della difficoltà fisica del Taranto. Taranto è una piazza calda e quando sei costretto a vincere ogni partita non è facile, sono stato a qui come calciatore: sprechi tante energie prima della partita e durante la settimana. Siamo stati bravi noi a disimpegnarci bene e uscire con i nostri centrali difensivi, abbiamo studiato bene il Taranto nel corso della settimana. Volevamo far girare molto palla, anche se potevamo fare ancora meglio. Sapevamo dei rischi che si correvano ma ci siamo giocati con tranquillità la partita. Il nostro obiettivo resta la salvezza, siamo una squadra giovane e costruito con budget limitato. I calciatori più esperti arrivati a dicembre sono andati a completare l’organico dando manforte ai giovani presenti in rosa per raggiungere l’obiettivo.”
L’allenatore dei sipontini parla anche della squadra del presidente Campitiello, analizzandone il reparto offensivo e spiega come per quanto visto il campo il pareggio sia il risultato più giusto, nonostante ad un certo punto abbia addirittura sperato di poter portare via dallo “Iacovone” qualcosa in più: “Il Taranto ha un reparto offensivo molto forte: oltre alla prodezza di Giglio, in occasione del gol, è stato bravissimo Genchi nel movimento. Poi c’è D’Avanzo che è un ottimo elemento. Ma non è facile giocare contro di noi, potevamo fare ancora più male quando il Taranto si è buttato in avanti. Il risultato comunque è giusto per quello che si è visto in campo. Molti ci sottovalutano, pensando di affrontare una squadra di giovani, ma l’età non conta, come dimostrano i risultati. Il campionato è sicuramente aperto, sia nelle zone alte che in chiave salvezza.”