Marinacci spinge il Cerignola, ‘Con la riforma sarà serie C’
A Cerignola resta ancora un idolo della tifoseria: Vincenzo Marinacci ha difeso per 12 anni la porta dell’Audace Cerignola tra gli anni ‘90 e 2000 ed è rimasto legatissimo alla squadra ofantina nonostante sia andriese. Anche lui sogna un Cerignola in Serie C, quella categoria sfuggita e sognata da giocatore prima e tifoso ora. «Penso che se verrà varata la riforma con la Serie B a 40 squadre il Cerignola ha un posto assicurato e sarebbe un giusto riconoscimento per la società e la tifoseria».
Avrà potuto giocare anche con una dozzina di maglie in Serie C (Barletta, Trapani, Taranto, Nocerina, Turris, Avezzano, Matera con 150 presenze in C e più di 100 in D), ma una parte del suo cuore è rimasto a Cerignola ed in Capitanata. Enzo Marinacci è stato decisamente uno dei migliori “Numeri Uno” dell’Audace Cerignola (insieme ad Antonio Cagnazzo). Uno dei portieri più reattivi e forse più spettacolari. Uno, insomma, che il numero uno non lo portava per caso. Lo sapevano i compagni che hanno avuto la fortuna di averlo tra i pali, per cui era un baluardo più che affidabile. Lo sapevano gli avversari, che per trafiggerlo sudavano molto di più delle proverbiali sette camicie.
Adesso Marinacci è alla ricerca di un altro Marinacci, ma sarà quasi impossibile che ne nasca un altro. Sul futuro dell’Audace Cerignola non ha dubbi. «Una grande società – ammette l’ex portiere – che ha dimostrato di essere sana. Il mancato ripescaggio dello scorso luglio è stato un grave crimine, contro il calcio e contro tutta la città di Cerignola». Ora con una riforma potrebbero esserci tante possibilità. «E la società lo merita in tutto e per tutto – rilancia Marinacci -, brava a non abbandonare tutto nonostante al delusione.
Hanno deciso, invece, di andare avanti e di condividere la gioia di continuare il cammino con la voglia di far bene, con le stesse e identiche motivazioni che hanno caratterizzato, sin dall’inizio la gestione della società». Il rammarico di non aver potuto giocare le ultime 8 partite è stampato sul volto di Marinacci. «La società con il calciomercato è partita in ritardo – commenta -, con la squadra dell’ultimo periodo il Cerignola chiudeva al primo posto per distacco. Ecco anche un motivo per cui la Serie C deve essere attribuita all’Audace».
Una vicenda, sulla pelle dell’Audace Cerignola. «Io penso – conclude Marinacci – che comunque sia il Cerignola sarà ancora protagonista in qualsiasi categoria e se non si è ripescati si riproverà a conquistare la C sul campo con un percorso ambizioso». Marinacci resta un grande tifoso dell’Audace e spesso è ospite al “Monterisi.” «E’ come stare a casa mia – rimarca -, ti salutano tutti e tutti ricordano di te. Spesso anche chi non era ancora nato in quegli anni ti chiede un autografo. A Cerignola si mangia pane a pallone, una grande realtà calcistica che merita categorie importanti».
La Gazzetta del Mezzogiorno