Taranto, il ds De Santis a NC: “Qui una pressione fuori da ogni logica”
Il direttore sportivo Vincenzo De Santis è, dallo scorso 12 dicembre, in forza al Taranto. Ne sono successe di cose in queste tre mesi, tra calcio giocato, calciomercato e contestazione. Abbiamo interevistato il ds jonico per saperne di più: “Quando sono arrivato a Taranto si è parlato soprattutto di progettualità, non era una cosa a breve termine; fare mercato di riparazione è difficile e deleterio, finisci col prendere ciò che trovi. Molti giocatori che volevo ingaggiare hanno preferito sposare altre situazioni, tipo Bitonto o Foggia, situazioni migliori di classifica e di ambiente. I campionati si vincono costruendo una base nel tempo, non solo facendo squadre forti. Da esterno, ho sempre pensato che a Taranto si è cambiato troppo; standoci dentro, mi rendo conto che qui si lavora sotto una pressione fuori da ogni logica, e porta tutte le componenti a sbagliare. Mai trovate da altre parti una situazione del genere: giuste le contestazioni, ma qui c’è un’esasperazione che parte da lontano, contro tutto e tutti che passano e non fanno risultato”.
“Faccio un esempio di progettualità”, continua il ds jonico. “Gasperini all’inizio con l’Atalanta ha perso tante partite consecutive; lo hanno, però, legittimato, ed oggi sono ai quarti di finale di Champion’s League. Qui si è fatta sempre la rivoluzione per dare l’ossicino; Taranto è una piazza importante, affascinante, ma in questo momento si è sempre partiti al contrario, mai con umiltà e silenzio. Altra cosa che ho notato stando qui, ed è uno dei mali peggiori: quasi tutti gli addetti ai lavori tarantini, se non sono all’interno del progetto Taranto, fanno la guerra al Taranto; lo avevo percepito anche negli anni scorsi. Si va a fomentare la piazza, perché uno è l’amico di un altro, troppe fughe di notizie che vengono riportate in maniera sbagliata”.
Sulla lotta alla serie C: “Fino a qualche tempo fa avrei dato il Bitonto come favorita, poiché avevano avuto un ruolino di marcia impressionante. Anche i neroverdi, però, hanno accusato un po’ di flessione. Il Cerignola è la squadra più forte sulla carta, solo che hanno perso due partite importanti a Foggia e sul campo della Gelbison, e quest’ultima ha spezzato un po’ l’entusiasmo. Mancano otto partite e può succedere di tutto, oggi vedo il Foggia favorito, anche se il Sorrento sta facendo un campionato straordinario, e ne approfitto per complimentarmi con mister, staff e calciatori, un altro esempio di programmazione, dando fiducia a Maiuri”.
Fonte: www.notiziariocalcio.com