10mila euro di multa e diffida per lo stadio. Verile: “Ecco cosa non ci è piaciuto”
Il presidente del Foggia Calcio ha giudicato errata la decisione di far venire i tifosi del Barletta, denunciato la presenza di un pregiudicato in curva ospite e di uno striscione con la scritta ‘Foggia ti odio”.
Diffida per lo stadio e 10mila euro di multa: queste le decisioni del giudice sportivo dopo la gara persa in casa contro il Barletta. Le motivazioni sono più di una: si va dai ‘tentativi, da parte dei propri sostenitori di accedere nel settore dello stadio riservato alla tifoseria ospite, al ‘lancio in direzione dell’opposta tifoseria oggetti di vario genere (bottigliette, aste, pietre e un bengala), senza colpire. Dalla ‘esplosione nel proprio settore alcuni petardi ad altri due sul terreno di gioco’ al ‘lancio di rotoli di carta e bottigliette’.
Uscita la sentenza, il presidente Verile ha precisato alcune cose che non sono piaciute alla società rossonera: “In primis che probabilmente la decisione di far venire i tifosi del Barletta a Foggia è stata una decisione sbagliata, poi non c’è piaciuta la presenza nella Curva riservata ai tifosi del Barletta di un noto pregiudicato che essendo appena uscito di galera non poteva avere la tessera del tifoso e non doveva essere presente allo stadio. Ed infine non c’è piaciuto il fatto che uno striscione con la scritta ‘Foggia ti odio’ fosse stato esposto per tutta la gara nella Curva riservata ai tifosi del Barletta. Noi del Foggia lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo: Condanniamo fermamente gli atti di teppismo, le violenze e le azioni di guerriglia, siamo dispiaciuti per gli agenti feriti, ma non possiamo non notare che in Curva Nord per colpi di pochissimi criminali tantissimi tifosi hanno rischiato di farsi male”.
E ha concluso: “Siamo schierati totalmente dalla parte dei nostri tifosi. Dalla parte di quelle tifoseria fatta di ragazzi, di bambini, di donne, di semplici tifosi che sabato scorso in Curva Nord sono rimaste coinvolte nei disordini post gara”