Cresce l’attesa per Pisa-Foggia. Conosciamo meglio gli avversari dei rossoneri
È il 4-3-3 il modulo utilizzato da Rino Gattuso con il suo Pisa nelle tre gare dei playoff che gli hanno consentito di conquistare la finalissima, dove incontrerà il Foggia (andata domenica alle 18.00 all’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani, ritorno allo Zaccheria sette giorni più tardi alle 16.30). Un modulo, però, che non è il marchio di fabbrica dell’allenatore di Corigliano Calabro, che nel corso della stagione regolare ha schierato la sua squadra anche con il 3-4-3, il 4-4-2, il 3-5-2 o il 4-3-1-2. Ma se è vero come è vero, come dicono gli allenatori, che i numeri lasciano il tempo che trovano e quel che conta è la mentalità ed il modo di affrontare le gare, non si può non sottolineare che la peculiarità che caratterizza il Pisa è la molta attenzione alla fase difensiva e l’ottima capacità di colpire di rimessa.
Le partite di playoff hanno confermato, al di la dello spessore degli avversari incontrati (Maceratese nei quarti, Pordenone in semifinale) la solidità del pacchetto arretrato, ma anche una maggiore incisività in zona gol. I numeri, infatti, dicono sei gol realizzati e solo uno subito in 270 minuti. Il Foggia, giusto per un’esplicazione comparativa: sette gol fatti e tre incassati. Questo, infine, l’undici tipo, schierato sempre 4-3-3 da Gattuso nei playoff. L’ex rossonero Bindi tra i pali; Golubovic, Lisuzzo, Crescenzi, Avogadri in difesa; a centrocampo Di Tacchio play, Verna e Tabanelli mezz’ali; Mannini, Cani e Varela in attacco.