De Zerbi insiste e provoca, Auteri reagisce e insulta. E’ quasi rissa tra i due mister
Che dovesse essere una sfida nella sfida, lo si era capito. Ed era chiaro pure che non ci fosse esattamente simpatia tra Auteri e De Zerbi. Ma l’epilogo che ha rasentato la rissa, quello era meno pronosticabile.
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI. Al fischio finale, Roberto De Zerbi, che stava facendo ritorno nello spogliatoio, vede qualcosa che non va in mezzo al campo; vi ritorna e dice qualcosa ad Auteri. Capannello di rito, poi pare ristabilita la calma. In conferenza stampa, il tecnico del Foggia spiegherà che non ha gradito che Auteri parlasse coi calciatori del Foggia. “Io non parlo coi giocatori avversari, e non voglio che lui parli coi miei”, sentenzierà De Zerbi. Da parte sua, il tecnico siciliano attualmente sulla panchina sannita, smentirà la versione del collega: “Ha preso un’altra cantonata, non mi permetterei mai di dire qualcosa ai giocatori avversari”.
FACCIA A FACCIA. Quando tutto pare finito, quando entrambi paiono aver smaltito l’adrenalina (De Zerbi, per sua stessa ammissione, ribadiva a più riprese nel corso del suo intervento in sala stampa di essere molto arrabbiato), lo spiacevole epilogo. Mentre riguadagna la strada del pullman, l’allenatore bresciano raggiunge nuovamente Auteri (che dal canto suo si appresta a lasciare lo stadio) e decide di rincarare la dose. La conversazione tra i due non pare affatto incanalarsi sulla via del “chiarimento”. Tutt’altro. Indici puntati, urla e tensione alle stelle, con De Zerbi particolarmente minaccioso nei toni verso il suo collega.
DOCUMENTO FILMATO. Il resto è Auteri che reagisce vigorosamente alla provocazione subita. Lo documentiamo dalla riprese effettuate con due smartphone. Il primo video si interrompe nel momento in cui Auteri stesso pare non gradire (diciamo così) la prima ripresa di Foggia Città Aperta. Ignaro del fatto che un altro telefonino filmava più completamente tutta la scena (compresa soprattutto l’insofferenza alle riprese) da altra angolazione. Nella bagarre scaturita dalla voglia di riportare la calma, intervengono dirigenti di Foggia e Benevento, e alcuni calciatori rossoneri.