Felleca: “Ecco perché crediamo nella C. Società? Ai tifosi chiedo di fidarsi di me”
Un’intervista senza peli sulla lingua come suo solito, con la voce piena di speranza e desideri. Roberto Felleca, presidente del Foggia, si confessa in esclusiva a TUTTOcalcioPUGLIA.com sulle ambizioni della società rossonera, i problemi con la socia di maggioranza Pintus e la possibilità di ricorrere al ripescaggio.
Presidente, partiamo da un bilancio della stagione.
“Ha rispettato quelli che erano i nostri obiettivi. Abbiamo preso la società da una situazione fallimentare e, come dice la parola stessa, non c’era più nulla, se non un grande pubblico e uno stadio importante. Abbiamo ricostruito l’organigramma con una struttura societaria di tutto rispetto e allestito una squadra da calcio in extremis. Siamo stati protagonisti nel girone di andata, campioni d’inverno a pari punti col Bitonto, poi per una piccola crisi avuta nel mercato di gennaio, dove abbiamo cambiato tanto, siamo scivolati al secondo posto. Ma poi ci siamo rimessi a un punto dalla vetta”.
E poi?
“Il nostro mercato a gennaio è stato importante, ma lo abbiamo esercitato solo nei costi perché in campo non si è visto a causa dello stop. Sono fortemente convinto che stando a un punto dal Bitonto, con la corazzata costruita in inverno e lo scontro diretto in casa, avremmo comunque confermato un’annata straordinaria. La speranza è quella di festeggiare attraverso il ripescaggio”.
Perché i tifosi del Foggia oggi possono sperare nella Serie C?
“Per tanti motivi. Partiamo dal fondo perduto pagato in modo oneroso perché identificati come società blasonata: quando paghi 500mila euro più l’iscrizione vuol dire che ti vedono come una società differente rispetto alle altre. Poi il Foggia era a un punto dalla prima, la miglior seconda per media punti, ne abbiamo conquistati più di molte prime classificate (settimi in tutta la D, ndr). E poi il blasone, lo stadio. E aggiungo una cosa…”.
Prego.
“La miglior seconda per danno economico ricevuto, perché oltre ad aver pagato il fondo perduto non abbiamo ultimato la stagione in casa, dove abbiamo avuto appunto un danno economico. Non si può applicare un regolamento standard, perché la stagione prevede trentaquattro partite. E quindi: i club che vincono ogni anno vanno in deroga quando non hanno le strutture a norma, perché è stato applicato anche quest’anno? Non c’è una vincitrice del campionato, c’è un’ammissione, e questa non prevede la deroga”.
E perché i tifosi possono restare tranquilli dal punto di vista societario dopo gli screzi con Pintus?
“Perché il Calcio Foggia è un’altra cosa. Il problema lo abbiamo nella Corporate. Lo risolverò, ho già detto alla piazza di stare tranquilla. Ci stiamo attrezzando per fare un percorso di livello, sono alla ricerca di un partner di livello. Ho dimostrato in un anno di fare ciò che dico, devono continuare a darmi fiducia”.
Intanto siete già al lavoro per la prossima stagione…
“Da tanto tempo in realtà. Purtroppo siamo infastiditi anche da questa perdita di energie che ci sta causando il problema societario. Stiamo comunque lavorando alla programmazione: quando mi sono assunto l’impegno di andare avanti a prescindere, ero consapevole che avrei dovuto risolvere da solo anche le beghe societarie”.
Che estate sarà per il calcio foggiano?
“Spero serena, già a partire dai prossimi quindici giorni. E mi auguro di festeggiare virtualmente la C, contando anche di risolvere in poco tempo le questioni societarie. Obiettivi e speranze”.