Foggia, anche Pio e Amedeo alzano la voce: “Brutta aria. Rispettateci”
Tanti personaggi della politica hanno alzato la voce in merito alla richiesta della Procura Federale della retrocessione in Serie C per il Foggia Calcio. Oggi invece è il turno di Pio e Amedeo, duo comico foggiano da sempre tifosissimi dei colori rossoneri.
L’appello che i noti personaggi fanno è soprattutto quello di “non giudicarci per quello che siamo, ma per quello che abbiamo fatto“. Questo il testo integrale del post arrivato tramite i profili social del duo:
“Premesso che chi ha sbagliato è giusto che paghi. Premesso questo, ci teniamo, a dire la nostra in merito alla richiesta di RETROCESSIONE del Foggia calcio… che ovviamente ci vede emotivamente coinvolti…
Sentiamo una brutta aria intorno alla nostra città. Si sente parlare di punizione esemplare e questo ci preoccupa. Perché proprio sul Foggia ci si vuole sfiziare? Perché si vuole fare i duri proprio sulla nostra pelle?
Perché, come sempre accade in Italia, si mostrano i muscoli con i deboli. Perché come sempre accade, si vuole dettare legge lontano dai riflettori, si vuole inveire contro chi non ha voce. In questo, la nostra appassionata città meridionale si presta al 100% a diventare… il satanello sacrificale. Avete presente quando, alle superiori, la professoressa prendeva così tanto sul c***o l’ultimo della classe che gli metteva le note sulla “fiducia”? Anche se quel poveretto non parlava? Avete presente i figli degli avvocati che non venivano mai messi in punizione? Noi sì. Per questo adesso parliamo. Perché sappiamo come andrà a finire e non ci stiamo. Noi veniamo da una città a cui dobbiamo tutto. Una delle magnifiche città del Sud che si dà da fare, che si impegna ma che spesso occupa gli ultimi banchi nei giochi della politica.
Giudicateci per ciò che abbiamo fatto. Non per quello che siamo. Siamo “solo” Foggiani e Meridionali, gli altri aggettivi (ad esempio “brutti”, “cattivi” o “mafiosi” non associateli automaticamente e con pregiudizio alla nostra Terra). Puniteci per quello che abbiamo fatto… solo per quello. Non cercate di fare a noi ciò che in altre latitudini, in altri ambienti in altri contesti non vi permettereste mai di fare.Rispetteremo la punizione della giustizia sportiva se sarà giusta e meritata. Voi però iniziate a RISPETTARE NOI!”.