Foggia calcio, parla il ds Nember: “Io sono ancora qui, non scappo. Serve però capire cosa riserva il futuro”
“Io sono ancora qua, eh già….”. Riecheggia il ritornello del brano del 2011 cantato da Vasco Rossi nell’ascoltare, all’altro capo del telefono, il direttore sportivo del Foggia calcio, Luca Nember. Nelle sue parole il piglio che il popolo foggiano ha imparato ad apprezzare in questi mesi di permanenza in città ma anche la preoccupazione per l’attuale situazione: “Occorre capire, al di là delle nuvole attuali, cosa c’è all’orizzonte. Questa è la difficoltà più grande”.
IL LEGAME CON LA PIAZZA. Una cosa è certa. Le sirene che arrivano da altri mari, anche di serie A, non riuscirebbero a smuoverlo neanche di un millimetro da una piazza al quale si sente legato. Tuttavia, la matassa ingarbugliata che avvolge il futuro della società rossonera, a causa degli strascichi giudiziari in cui è coinvolta, rende tutto più complicato e in un modo o nell’altro va sbrigliata. Nember è a stretto contatto con la proprietà. Anche nella mattinata di sabato si è recato allo stadio per incontrare Franco Sannella così come avvenuto nei giorni scorsi. La volontà è quella di analizzare a bocce ferme la situazione: “Io sono qui, non scappo – dice con convinzione il ds rossonero – la stagione è terminata, c’è stato il rompete le righe e tutti sono in vacanza ma io sono a Foggia per dare una mano, anche in cose che non mi competerebbero. Significa che ormai sono affezionato a questa città. Vanno analizzate con estrema attenzione le variabili esterne che incidono sulla società”.
LA PENALIZZAZIONE. La posizione di Nember è chiara. Non lo spaventa la possibile penalizzazione e si vede che ci ha pensato su: “Il problema non è se prendere un -1 o anche un -100” dice convinto. “Quando si crede in qualcosa non sono questi gli impedimenti. Chiaro, ci potrebbe essere qualche difficoltà in più nella prossima stagione e potrebbe essere necessario riprogrammare gli obiettivi ma poi, ragionandoci, si potrebbe dire che nelle prime 3 partite del campionato appena finito, per inesperienza, il Foggia ha fatto solo 1 punto. Per me è come se sia partito, almeno potenzialmente, da -8. Nonostante questo, col girone di ritorno che ha fatto, è arrivato a un passo dai primi otto posti. Allora mettiamola così: anche con un -8, con un progetto giusto, è possibile sfiorare i play off”. Il dilemma, dunque, non è questo: “Sarebbe il guaio minore – continua – il problema reale è quello di dover decidere quando le procedure giudiziarie sono ancora in corso e non sai quali possono essere le reali conseguenze. Io mi metto nei panni della proprietà e li capisco: è estremamente arduo”.
IL RAPPORTO CON LA PROPRIETA’. L’empatia che lo lega ai Sannella lo induce a voler evidenziare la difficile situazione in cui si trovano: “La proprietà in questo momento ha tanti pensieri e questa cosa deve balzare agli occhi dei tifosi. Devono capire che ci vuole una grande forza per non mollare tutto. E non dobbiamo dimenticare che ci sono le altre aziende a cui dover dedicare tempo”. Nessun problema insomma nei loro rapporti ma a incidere sono le variabili esterne e i dubbi che attanagliano i Sannella: “Non è che stiamo trattando un rinnovo di contratto e non si trova l’accordo – prosegue – il problema è ciò che accade intorno a noi: tra deferimenti, possibili multe, squalifiche, non sai bene a cosa vai incontro e quando si diraderà il tutto. Quindi la reale difficoltà da parte loro è quella di dover decidere come programmare la nuova stagione quando i procedimenti a loro carico non sono definiti ”. C’è anche il rammarico di quello che poteva essere e non è: “In condizioni normali staremmo a progettare la Champions league in due anni” si lascia sfuggire. Usa naturalmente un paradosso ma lo dice con l’orgoglio di chi sa che, in assenza degli strascichi giudiziari in cui è coinvolto attualmente il Foggia, il connubio Nember-Sannella avrebbe potuto regalare ai tifosi una stagione in cui divertirsi.
IL PRESENTE. Sa benissimo, però, che così non può essere e chiede ai tifosi pazienza: “In questo momento – racconta – sto cercando insieme ai Sannella di capire a cosa porteranno le variabili che sono intorno e come impostare la situazione di conseguenza. Visto che abbiamo finito la stagione, a bocce ferme, finalmente possiamo farlo con calma, a luci spente, con i tempi e i modi giusti. In base a queste valutazioni – conclude – presto cercheremo di capire se loro han bisogno di me, se io posso fare al caso loro, se io posso dargli una mano. In questo caso – conferma – resterò volentieri”.
di Michele Gramazio – www.foggiacittaaperta.it