Foggia, due mesi senza vincere ma allo Zaccheria si può
Ci fa prima sorridere, poi ci illude, ci sorprende e poi ci fa preoccupare e arrabbiare. È sempre lui, il Foggia, quella squadra che da inizio campionato è riuscita a regalare più emozioni – sia belle, che brutte – che punti in classifica. Certo, 33 punti non sono pochi per una compagine assemblata pesando gli investimenti, lo sono, invece, se gli obiettivi diventano importanti.
Con il pareggio acciuffato in rimonta a Messina, come accaduto tra le mura amiche dello Zaccheria con l’Andria, finisce un mini-ciclo di incontri che vedevano favorita la formazione rossonera.
Monterosi, Latina, Potenza, Andria e Messina potevano – e forse dovevano – essere occasioni d’oro per vincere e caricare la boccetta dell’entusiasmo, quella fragranza in grado di dare al Foggia l’essenza della squadra costruita per arrivare il più in alto possibile e stupire.
Fantasia e realtà sono in eterno conflitto tra loro: la prima costruisce castelli incantati, la seconda puntualmente li distrugge. Ha un retrogusto amaro quella realtà che vede i satanelli dodicesimi in classifica con 33 punti e 11 pareggi, forse, davvero troppi.
È un Foggia vittima del momento, perché il Covid-19, l’assenza per infortuni ormai cronici di alcuni elementi su cui si puntava tanto e un calendario non agile, incidono sul rendimento di mister Zeman e i suoi uomini. Già perché si parla tanto anche di lui: del Maestro.
I numeri parlano chiaro, nelle prime sette partite di stagione i diavoli del sud hanno collezionato 3 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta, uscendo a testa bassa solo con la Turris. Saranno proprio con i corallini che Curcio&Co. dovranno ancora confrontarsi per chiudere quel ciclo di partite non disputate a gennaio a causa della pandemia. 12 punti versus i 3 del girone di ritorno – occhio come detto, al match con la squadra di Torre del Greco ancora da giocare – rappresentano la difficoltà vissuta dalla compagine del patron Canonico. La squadra è la stessa, anzi, qualche innesto di qualità è quantità – vedi Di Paolantonio – ha aggiunto esperienza al gruppo ma la sorte continua a dire no. La ruota della fortuna sembra essersi fermata a sabato 11 dicembre quando allo Zac una rete del solito Ferrante permetteva ai rossoneri di sconfiggere per 1-0 la Virtus Francavilla. Una vittoria che manca da più di due mesi.
Domani dopo sette partite, Zeman proverà a riportare i tre punti negli spogliatoi, quando il Foggia sfiderà il Palermo in occasione della ventisettesima giornata. Il match in programma alle 18:00 vedrà scontrarsi la dodicesima forza del Girone C e la sesta. I siciliani con 42 lunghezze in classifica nel primo scorcio di stagione s’imposero allo Stadio Barbera per 3-0.
I dubbi di formazione saranno sciolti nel pomeriggio quando il boemo comunicherà la lista dei convocati. Da rivedere le condizioni di Martino, uscito anzitempo con il Messina.
Foggia-Palermo può essere il momento giusto per ripartire perché battere una grande ha sempre più gusto. I 35 punti conquistati sul campo sono così frazionati: 22 in casa e 13 in trasferta. Questo dato lascia sperare in un possibile colpo interno, segno di riscatto e di rabbia per una vittoria troppe volte sfuggita tra le mani.
Chissà se la Dea bendata stringerà la mano ai satanelli, quei satanelli rinchiusi in tribunale ma cuciti virtualmente sui cuori dei foggiani…
Daniel Miulli