Foggia: l’abbraccio di Iemmello a De Zerbi vale più dei tre punti
Nel successo dei rossoneri c’è lo zampino dell’attaccante che fino all’ultimo ha rischiato di rimanere a La Spezia.
“Continuo a credere ciecamente nei miei giocatori”, queste le parole che ha utilizzato nella conferenza stampa prima di Foggia-Melfi, l’allenatore dei rossoneri Roberto De Zerbi.
Il successo contro i gialloverdi lucani ha lavato il volto ad una squadra che è ancora un malato che ha bisogno di cure e questi tre punti sono fondamentali per “passare la nottata”.
Intanto il Foggia vince, di misura ma vince: questo per De Zerbi ora come ora è l’unica cosa di cui ha bisogno: non solo lui, anche il gruppo. Il tecnico nelle conferenze stampa di queste prime settimane ha sempre difeso a spada tratta i suoi giocatori, senza mai tirarsi indietro davanti alle critiche, continuando a credere nella bontà dei suoi uomini e la prova di ieri contro il Melfi ha dato credito alle sue parole.
La sua fiducia nasce dalla conoscenza di questi giocatori – per la maggior parte sono gli stessi della scorsa stagione -, che insieme a lui nello scorso campionato sono venuti fuori da situazioni simili a questa, con la compattezza giusta senza perdersi in polemiche sterili. Quello spirito ha richiesto De Zerbi: la squadra ha risposto come si doveva, senza tirarsi indietro. La corsa di Pietro Iemmello – lo scorso anno caduto spesso nell’occhio della critica del proprio allenatore per i suoi atteggiamenti, quest’anno completamente trasformato al punto da sorprendere lo stesso De Zerbi che l’ha visto molto più motivato – dopo il gol a cercare proprio l’allenatore è un segnale importante di quanto il gruppo si senta protetto dalla difesa con cui lo stesso tecnico bresciano ha affrontato le critiche delle ultime settimane. Non potevano deluderlo.
“E’ un momento difficile, dobbiamo ritrovare lo spirito dello scorso campionato”, ha proseguito De Zerbi con quelle parole della vigilia contro i lucani che sono divenute il succo dell’1-0 finale: pochi fronzoli, tanta sostanza, intensità e voglia di soffrire: il suo Foggia, quello che De Zerbi ha continuato a trainare nonostante la burrasca – prima del successo contro il Melfi un punto in tre partite -, ha fatto quello che il momento richiedeva e ha ottenuto il necessario.
E’ un De Zerbi meno baldanzoso, calato nel ruolo che ora richiede responsabilità e necessità di guardare all’immediato futuro con la certezza che vincere aiuta a vincere. A Matera si capirà qualcosa in più contro un avversario che non sta molto meglio dei rossoneri.