Giornata della legalità. Il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo allo stadio Zaccheria
Oggi, a Foggia, è stata indetta in anticipo la Giornata della Legalità, un appuntamento dedicato quest’anno alle vicende legate al caso Calcio Foggia 1920 e all’applicazione dell’articolo 34 del Codice Antimafia nei confronti della società sportiva.
L’incontro si è svolto presso la sala stampa “Fesce” dello stadio “Zaccheria”, alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, della Presidente del Tribunale di Foggia Stefania Romanazzi e del Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Rossi.
Presidente Romanazzi: “Questa è una giornata dedicata al Calcio Foggia 1920, società che il Tribunale ha posto sotto amministrazione giudiziaria applicando l’articolo 34 del Codice Antimafia. Si tratta di un istituto introdotto dal legislatore come strumento di tutela: il Foggia Calcio non è stato spossessato, conserva i propri organi societari. La figura dell’amministratore giudiziario consente il recupero dei valori imprenditoriali e della legalità, contrastando le infiltrazioni mafiose. Il fenomeno del cosiddetto contagio criminale in questo caso è di tipo vittimistico, legato a forme di estorsione. L’amministrazione giudiziaria garantisce un contatto diretto con la realtà dello stadio e del territorio. Siamo qui per dare un segnale simbolico, ma anche concreto, di legalità e di fiducia nelle istituzioni.”
Procuratore Melillo: “Siamo consapevoli dell’anomalia della nostra presenza qui, ma l’intervento dell’amministrazione giudiziaria è stato necessario. Lo strumento che abbiamo adottato è uno strumento mite: non mira a privare la società della responsabilità della propria attività d’impresa, ma ad accompagnarla in un percorso di rientro nella legalità. Quelle condotte, al di là della loro gravità, alimentavano un clima di indifferenza. L’amministrazione giudiziaria intende rappresentare non solo il capitale sociale, ma anche il capitale umano e la passione che ruota intorno a questa squadra. È un percorso che ha interessato anche altre società calcistiche, come Crotone e Juve Stabia, e che sarà lungo e complesso. Sarà accompagnato dagli interventi delle autorità pubbliche, come la Questura di Foggia, il cui contributo è stato fondamentale. L’amministratore giudiziario lavorerà per un anno, al termine del quale saranno valutati i risultati raggiunti. È una lunga partita: l’importante è cominciarla e giocarla secondo le regole previste dalla legge. Il calcio è un veicolo straordinario di consenso sociale, ma può esserlo anche per le organizzazioni criminali che necessitano di consenso per agire. Le serie inferiori, in particolare, sono più esposte a questi condizionamenti.”
Procuratore Rossi: “La nostra presenza qui oggi è un segno importante. Rappresenta l’impegno dello Stato nel tutelare la legalità e nel restituire fiducia a una comunità che vive il calcio come parte integrante della propria identità”.
Assunta Pia La Riccia

