La capolista non passa a Foggia. Gigliotti salva i rossoneri
Alla fine il pareggio è il risultato più giusto. Foggia e Benevento hanno dato vita a una gara interessante, sia pur non ricchissima di chiare occasioni da gol, ma sicuramente sempre ricca di suspance quando la palla entrava in entrambe le aree di rigore.
I rossoneri di De Zerbi acciuffano il due pari a pochi minuti dal fischio finale con una punizione magistralmente calciata da Gigliotti che scaccia lo spettro di quella che rischiava di essere la quarta sconfitta nelle ultime 6 gare. Di contro il Benevento dell’ex Brini, pur non sciorinando calcio champagne, può contare su parecchie individualità capaci di lasciare il segno in ogni momento della gara, soprattutto lì davanti. La capolista si è presentata allo Zaccheria a trazione anteriore con quattro attaccanti e i dauni, sia pur in emergenza difensiva, hanno saputo reggere l’urto non mostrandosi quasi mai in evidente difficoltà contro i sanniti.
All’undicesimo i cronisti sono già costretti a prendere nota del vantaggio beneventano. Eusepi scarica un gran tiro quasi all’altezza del limite dell’area e trafigge Narciso facendo esplodere il nutrito gruppo di ultras campani che proprio in quei secondi stavano facendo ingresso in Curva Nord. Il Foggia crea il primo pericolo solo al 28° quando Cavallaro entra in area e crossa un pallone su cui Iemmello fa velo e Sarno, in tuffo, spedisce incredibilmente fuori. Due minuti dopo, però, il folletto napoletano si fa perdonare. Stavolta l’inzuccata va a buon fine, su cross di Agostinone sempre dalla sinistra, e i rossoneri pareggiano i conti grazie anche all’uscita a vuoto di Pane, estremo difensore delle “streghe”.
La ripresa si apre con un tentativo di Iemmello a pochissimi passi dalla porta ma è nulla di fatto. Al dodicesimo occasionissima di Eusepi che potrebbe raddoppiare ma Narciso fa il miracolo e si oppone con il corpo al tiro a botta sicura del centravanti giallorosso. Al 20° ci prova Campagnacci ma il suo tiro scoccato da buona posizione in area termina di poco a lato. Sette minuti dopo è ancora Campagnacci per il Benevento a rendersi pericoloso ma la sua rasoiata al volo, su un pallone spiovente da sinistra, finisce sull’esterno della rete. Al 31° Gigliotti ci prova dalla distanza ma la palla termina sul fondo. Tre minuti dopo arriva il raddoppio beneventano. Cross di Vitiello, sponda di Mazzeo ed Eusepi implacabile trafigge il guardiapali rossonero davanti alla porta. Palla al centro e Cavallaro ci prova con un tiro a giro dal vertice sinistro dell’area di rigore ma Pane vola all’incrocio e devia in angolo. Il Foggia perviene al pareggio a tre minuti dalla fine. E’ Gigliotti, implacabile come a Martina Franca, a far esplodere lo Zaccheria con un gran calcio di punizione che trafigge Pane.
Scintille a fine gara tra i giocatori delle due squadre all’esito di una partita nervosa e certamente arbitrata male da Martinelli di Roma. Non poche sono le recriminazioni dei rossoneri, soprattutto per quel che concerne cartellini non tirati fuori dal direttore di gara a punire i numerosi falli commessi dai sanniti. Da segnalare inoltre il pessimo gesto di Marotta che, nel primo tempo, non tiene apposto le mani e provoca una ferita alla testa a Loiacono. Espulso, infine, mister De Zerbi nel corso del secondo tempo.
FOGGIA (4-3-3) – Narciso, Altobelli (71° Bencivenga), Loiacono, Gigliotti, Agostinone; Sicurella (81° Barraco), Quinto, Agnelli; Sarno (83° Leonetti), Iemmello, Cavallaro. In panchina: Micale, D’Angelo, Sainz-Maza; Bollino. Allenatore: Roberto De Zerbi.
BENEVENTO (4-2-4) – Pane, Celjak, Lucioni (21° Padella), Scognamiglio, Som; Vitiello, Agyei; Campagnacci, Eusepi, Marotta (65° Mazzeo), Alfageme (83° Melara). In panchina: Calvaruso, Pezzi, N’Diaye, D’Agostino. Allenatore: Fabio Brini
RETI – 11° Eusepi (Bn); 30° Sarno (Fg); 79° Eusepi (Bn); 87° Gigliotti (Fg)
NOTE – Arbitro: Martinelli di Roma. Angoli 15-5 per il Foggia. Ammoniti: Agnelli, Loiacono e Quinto (Fg); Som, Vitiello, Scognamiglio e Marotta (Bn). Recupero 3 minuti nel primo tempo e 3 minuti nel secondo tempo.