C’è qualcosa che non va. Il Fondi rimonta ed espugna lo Zaccheria: 2-3

C’è qualcosa che non va. Il Fondi rimonta ed espugna lo Zaccheria: 2-3

Una gara che ha dell’incredibile: un Foggia in netto vantaggio per 2-0, si fa rimontare dal Fondi di Pochesci tra le mura dello “Zaccheria” grazie ad alcune ingenuità abbastanza clamorose dei giocatori rossoneri: il finale è 2-3.

Una gara che i rossoneri avevano messo sul giusto binario (come accade già da tre partite), andando in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Sarno al 18′ – magistrale punizione dai 20 metri che si insacca dopo aver colpito la traversa interna -, e di Gerbo al 31′, bravo a depositare dal limite su respinta di Baiocco. Nel mezzo, un palo colpito da Sarno con un rasoterra, sulla cui respinta Sainz-Maza riesce incredibilmente a non colpire a porta vuota. Insomma, un Foggia perfetto. Al 36′ poi il primo squillo del Fondi porta al gol del 2-1: cross di Galasso dalla destra, Varone è inspiegabilmente tutto solo al centro dell’area e di testa trafigge Guarna. Si chiude con questo punteggio il primo tempo.

La ripresa si apre con un gol divorato in maniera clamorosa dal Foggia: Sarno, lanciato a rete, si ritrova a tu per tu con Baiocco, ma colpisce debolmente permettendo la respinta, che però mette Sicurella in condizione di tirare a botta sicura, ma il tiro è deviato in extremis da un difensore in angolo tra l’incredulità del pubblico di casa. Incredulità che subentra nuovamente 5 minuti dopo: Martinelli perde ingenuamente palla a centrocampo, Calderini si invola verso la porta tutto solo, e con un delizioso colpo sotto supera Guarna, firmando il pari. Stroppa sbraita in panchina per l’errore del suo difensore. Ma non finisce qui. Dopo due ghiottissime occasioni capitate al 60′ e al 61′ sui piedi di Sainz-Maza – conclusioni a botta sicura fallite -, il Fondi passa in vantaggio: minuto 74′, Calderini va via in contropiede, serve Albadoro nello spazio, e il bomber in maglia bianca trafigge Guarna con un secco diagonale. Il pubblico non crede ai suoi occhi, molti tifosi abbandonano anzitempo lo stadio. Stroppa le prova tutte inserendo Letizia e Riverola in luogo di Chiricò e Agnelli, ma le offensive del Foggia sono confuse e prive di senso logico. Si arriva al 90′, il direttore di gara concede 3 minuti di recupero, ma non accade nulla.

Il Fondi espugna lo Zaccheria e mette in serissimo rischio la panchina di Stroppa, già traballante negli scorsi giorni. Dalle curve rossonere si innalza il coro “Andate a lavorare” indirizzato ai giocatori, contestatissimi a fine gara. C’è qualcosa che non va nello spogliatoio rossonero, è ormai palese.

Francesco Beccia – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: La Cronaca