Il Foggia danza sulle note di Riverola e Sarno. 2-1 al Lecce, è finale
Tale andata, tale ritorno. Il Foggia di De Zerbi supera anche in casa il Lecce di Braglia e vola in finale play-off. In uno Zaccheria al limite massimo di capienza, i rossonero hanno superato i giallorossi con un 2-1 maturato tutto nella ripresa, grazie alle rete di Riverola (magia la sua), Sarno e Caturano.
Per De Zerbi confermato il 4-3-3 di Lecce con Riverola in mediana e il tridente formato da Chiricò, Iemmello e Sarno. Braglia invece schiera un Lecce che, sulla carta, dovrebbe essere a trazione offensiva: una sorta di 4-2-4 con Surraco-Doumbia sulle fasce e Moscardelli-Caturano terminali offensivi. Nei primi 15’ minuti domina il nervosismo in campo: a farne le spese con un cartellino però è solo Papini al 15’. Al 18’ il Foggia avrebbe l’occasione per passare: grandissima azione in solitaria di Di Chiara: Riverola dal centrocampo lo lancia in profondità, il terzino entra in area, dribbla il marcatore con il tacco, ma a tu per tu con Perucchini si fa parare la conclusione. Grande intervento del numero uno giallorosso. Il Foggia, nonostante il vantaggio nei totali, pressa i giallorossi: al 24’ grande intesa sulla destra tra Gerbo, Riverola e Sarno, con quest’ultimo che, servito dallo spagnolo, prova la conclusione a giro dal limite che termina a lato di un soffio. Due minuti dopo il Lecce si affaccia nella trequarti rossonera: punizione dai 30 metri, alla conclusione ci va Moscardelli, ma il suo sinistro è impreciso e termina due metri fuori alla sinistra di Narciso. La prima buona occasione per i giallorossi arriva al 34’: indecisione della difesa rossonera, Di Chiara colpisce di testa ma serve Doumbia ben posizionato in area che controlla, ma spara alto fallendo una ghiotta opportunità. 43’, Chiricò dalla sinistra si accentra, entra in area e cade a terra sulla pressione di Salvi: per il direttore di gara è simulazione e giallo per l’esterno rossonero che non protesta per la decisione. Questo l’ultimo episodio degno di nota del primo tempo, che si chiude a reti inviolate.
Il secondo tempo sembra partire a ritmi blandi, ma al 50’ il Foggia passa: Riverola raccoglie palla sulla trequartii, si accentra, guarda la porta e dai trenta metri pennella una conclusione debole ma chirurgica che va a togliere le ragnatele dal sette. Zaccheria a rischio crollo per il vantaggio rossonero, con lo spagnolo che corre ad esultare sotto la Sud. Subito dopo però, il Foggia rischia due volte nel giro di pochi minuti: Moscardelli prima impegna Narciso in uscita da pochi passi; poi stacca bene di testa dal centro dell’area su cross di Caturano, ma la palla termina fuori non di molto a destra. Al 60’ è sempre il barbuto centravanti a impegnare Narciso: Gerbo perde un brutto pallone a centrocampo, l’attaccante giallorosso raccoglie palla ma anziché favorire il contropiede, tenta una conclusione da 50 metri su cui Narciso non si fa sorprendere. Minuto 65’: Chiricò dalla sinistra ubriaca di finte Lepore, poi con il destro crossa sul secondo palo dove Sarno, tutto solo, appoggia verso la porta con Perucchini che tenta la parata, ma finisce in porta insieme al pallone, permettendo al Foggia di raddoppiare. Pubblico in visibilio, trema lo Zaccheria per la gioia dei tifosi rossoneri, in festa per l’ennesima prestazione sopra le righe dei loro beniamini. Braglia dalla panchina protesta e viene allontanato dal direttore di gara tra i fischi assordanti dello stadio. Il Lecce a questo punto effettua il primo cambio: fuori Surraco dentro De Feudis. E i giallorossi riescono ad accorciare le distanze pochi minuti dopo: azione ben manovrata tra Moscardelli e Doumbia, con quest’ultimo che va alla conclusione, colpisce la traversa con la palla che sbatte a terra e si impenna, permettendo poi a Caturano di prendere il tempo a Coletti e a siglare gol del 2-1. De Zerbi prova a difendere il vantaggio, e chiama a sé Chiricò inserendo De Giosa. Minuto 76’, De Chiara va via in contropiede servito da Sarno, entra in area dalla sinistra, ma anziché calciare a rete, serve Iemmello sul secondo palo ben appostato ma in scarsa coordinazione, che non gli permette di centrare la porta sguarnita. I giallorossi le provano tutte, e mandano in campo Carrozza e Sowe per Salvi e Doumbia. De Zerbi risponde con un cambio che sorprende, ma in positivo, l’intero stadio: fuori Di Chiara, infortunatosi poco prima e uscito in barella, dentro Angelo, in campo dopo un recupero record dall’infortunio alla caviglia. Il Lecce provano qualche incursione offensiva, ma l’unico spunto è un tiro di Abruzzese dai 35 metri terminato abbondantemente alto. All’89’ De Zerbi esaurisce i cambi: fuori Vacca (standing-ovation per lui), dentro Sainz-Maza. Il mister rossonero chiede calma, e infatti i suoi rispondono benissimo chiudendo ogni tentativo di offensiva giallorosso, nonostante i 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Al triplice fischio, i 18000 (forse anche più) dello Zaccheria esplodono in un boato liberatorio di gioia. Il Foggia conquista la finale play-off, in cui affronterà il Pisa di Gattuso. Andata il 5 giugno in Toscana, ritorno nell’inferno rossonero il 12 giugno. De Zerbi può esultare: nessun diffidato è stato ammonito. Unica preoccupazione le condizioni di Di Chiara, uscite sofferente in barella.